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«I palazzi hamburger? Fuori moda New York ama la cucina milanese»

Tutto farebbe pensare ad una consacrazione: i migliori oggetti luminosi di design, selezionati dal T Magazine, «navigator» di moda, lusso, stile allegato al New York Times. Seeing the light è la mostra che comprende 12 spazi espositivi, allestiti in enormi casse con il logo T, presentati all'esterno della lounge dell'Hotel Bulgari durante la settimana milanese del design (fino al 21 aprile, h.10-21, molto suggestiva la visita all'imbrunire).
Sono illuminati da lampade Flos e aperti da un lato, come fossero appena stati sbarcati da New York a Milano per un trasloco in grande stile. Tra le pareti delle casse, allestite dall'architetto Ico Migliore, gli oggetti di luce dei più grandi nomi del design contemporaneo: Serralunga, Rosenthal, Emu, La Murrina, Kartell, Edra, Moroso, Driade, Artemide. Non solo lampade: anche un divano luminoso, una Swing Lamp, enormi vasi di splendente opacità.
Al cocktail di inaugurazione, considerato «l'evento» del Salone, c'erano tutti i nomi di cui si parla in questi giorni - tra gli altri Vezzoli, Starck, Citterio, Cibic, Ron Arad, Fabio Novembre, Murray Moss - per stringersi intorno all'artefice dell'esposizione, Stefano Tonchi, il toscano che dal 2003 detta lo stile dalle pagine del T Magazine e ora ne è diventato il direttore. «Dopo trent'anni di sonno - ci racconta - l'energia di architettura e design di New York e di Milano si risveglia. A New York è finito il tempo dei “McMansion“, i palazzi-hamburger, preconfezionati, “finto antico“. Si torna finalmente alla tradizione modernista: edifici in cristallo, stanze aperte, pavimenti puliti, arredi bianchi o chiari. Per questo tipo di spazi il design italiano è perfetto e sta facendo grandi numeri a New York: mobili e oggetti lineari, specialmente le cucine».
Non a caso Tonchi ha fatto sbarcare a Milano le sue casse colme di luce, ispirate a un servizio del T Magazine: «Non è la celebrazione di icone luminose, ma un viaggio in una tendenza di trasparenza e leggerezza. Milano è perfetta per accogliere Seeing The Light, perché ha smesso da tempo, come sta accadendo a New York, di essere innamorata dell'appariscente, del dorato e del décor e ricerca la qualità. E poi con l'Expo è in un momento straordinario sviluppo creativo».
Inevitabile chiedere al guru dello stile che cosa lo abbia colpito al Salone quest'anno: «Il grande tema - e in questo il parallelo con New York è di nuovo molto forte - è quello della sostenibilità - risponde Tonchi. - Legni naturali, materiali riciclati o riciclabili.

E poi la vera tendenza: il ritorno dello spazio abitativo come dimensione intima. C'è stato il momento spettacolare, futuribile, “alla Zaha Hadid“. Ma adesso fa molto déja vu, sembra roba dell'anno scorso. Le parole d'ordine adesso sono semplicità, sostenibilità, sobrietà».

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