Roma

Tra i palazzoni dell’Appio tanti sapori a sorpresa

Dalle pizze di Spaccanapoli all’imbattibile tiramisù di Pompi viaggio in un quartiere che nasconde tante «chicche» da gourmet

Chiara Cirillo

Di giorno è caos e frenesia. Semafori, incroci, macchine che sfrecciano a tutto gas. Un continuo via vai di persone, motorini e camion. Dalle grandi arterie che caratterizzano il quartiere Appio, fatto di alti palazzoni e tanta, tanta gente. Che di sera scendono ad animare il popolare quartiere. E cercano ristoro nelle tante pizzerie con forno a legna, nei ristoranti, nelle tavole calde, nelle pasticcerie e nei caffè. Vediamone alcuni: alla trattoria Del Sole (via Cesare Baronio 42, tel. 06/7880644), regno dei coniugi Ruggero e Nunziata, dal 1961 si gustano piatti della tradizione romana. Anche secondo i giorni della settimana: giovedì gnocchi di patate al sugo semplice, venerdì pesce o gli onnipresenti bucatini all’amatriciana. E poi ravioli, fettuccine preparate dalla signora Nunziata, senza dimenticarci della trippa alla romana e dei famosi antipasti misti. Atmosfera partenopea da Spaccanapoli (via Eurialo 10, tel. 067847174), dove assaporare piatti tradizionali come la pizza «aversana» con pachino, bufala e cozze, le fettuccine ai frutti di mare, l’«acquapazza» e ovviamente la pastiera, tutto preparato secondo la più antica tradizione. Risale agli anni Cinquanta la pizzeria Al Bersagliere (via G. Capponi 16/22, tel. 06/789909) dove andare anzitutto per un giro di fritti da lode, tra cui spiccano i famosi supplì «al telefono», olive ascolane, chele di granchio e verdure. Poi, se resta ancora posto nello stomaco, vale la pena provare la pizza; tra le specialità della casa la «valdostana» con fontina e prosciutto cotto, quella di bufala e pachino o la «trentina» con speck e zucchine.
Tappa obbligatoria per gli amanti del tiramisù è il bar pasticceria Pompi (via Albalonga 9, tel. 067000418) che in materia è davvero imbattibile. Da quindici anni la famiglia Pompi lo prepara tutti i giorni come fatto in casa. Il più richiesto è quello classico, ma anche le varianti alla fragola o ai frutti di bosco non sono da meno. È venduto in diversi formati, dalla monoporzione fino al gigante. Altro tempio della dolcezza è la pasticceria Pinuccio (piazza dell’Alberone 25, tel. 06786012), la cui specialità sono i profiterôle e gli ormai introvabili maritozzi con la panna, che nessuno a Roma fa quasi più.
Certo con il dolce ci vorrebbe un buon caffè. E caffè nella zona significa Gran Caffè Alberone (via Appia Nuova 360, tel. 0678346022), tappa obbligata anche per un cornetto caldo a notte inoltrata. Aperto da più di cinquant’anni è un’istituzione per gli abitanti della zona, ma non solo per loro.
In quella grande strada che è via Magna Grecia, al numero 38 troviamo la pizzeria a taglio Orsini. Un piccolo ma curato locale dove mangiarne di buone. Ben lievitata, croccante, condita con ingredienti di qualità. Da provare, per gli amanti del piccante quella con peperoncino e pomodorini oppure con fiori di zucca e alici o con la salsa tonnata. Anche per quanto riguarda la spesa, il quartiere ha proposte di qualità: dai prodotti del panificio Ceccacci, ora anche piccolo ristorante (via Licia 9, tel. 0670492755), fino alle bistecche di Sandro Bufacchi (via Pandosia 45, tel. 0677209394), uno dei più competenti professionisti di Roma.

Sui banchi della fornitissima macelleria troverete ogni tipo di taglio e di carne nostrana, ma anche argentina e danese.

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