I pastori mandano in tilt l’aeroporto di Alghero

Alghero (Sassari)Nell’aeroporto di Alghero-Fertilia, finalmente, si sbarca e si decolla dopo una lunghissima mattinata di tensione. Ieri pomeriggio, infatti, la morsa di almeno un migliaio di pastori ha cominciato ad allentarsi dopo l’assedio iniziato alle prime luci dell’alba. Attorno alle 16 è tornata alla normalità anche la circolazione stradale: auto, mezzi pubblici e taxi hanno avuto finalmente via libera da e per l’aeroporto. Una replica, su palcoscenico diverso, delle precedenti proteste che nelle scorse settimane avevano messo in crisi gli scali di Cagliari-Elmas, Olbia-Costa Smeralda e la strada «131» Carlo Felice che collega Cagliari con Sassari. Nella stessa mattinata, a più di 300 chilometri da Alghero, un centinaio di agricoltori aveva bloccato il centro di Cagliari con i trattori.
Inutile sottolineare come la Sardegna sia una delle mete più ambite dai vacanzieri, non solo italiani. Turisti che non hanno affatto gradito il clamoroso assedio.
La cronaca della giornata, tuttavia, ha registrato attimi di alta tensione quando i passeggeri bloccati in aeroporto, e quelli che non riuscivano a raggiungere lo scalo, hanno alzato la voce. Il massiccio schieramento di Forze dell’ordine in assetto antisommossa ha evitato il peggio. Carabinieri e polizia, però, sono stati costretti a intervenire nuovamente subito dopo mezzogiorno, quando un gruppo di pastori ha tentato di forzare il blocco davanti all’ingresso della nuova aerostazione. Contemporaneamente, a qualche metro di distanza, una troupe a supporto degli inviati di Mediaset veniva presa di mira dai più esagitati, ma senza conseguenze di rilievo.
Enormi i disagi per migliaia di vacanzieri, soprattutto quelli in procinto di lasciare l’isola. «Grazie dell’ospitalità... Questo è un sequestro di massa...», ha poi urlato un passeggero finalmente libero all’indirizzo dei manifestanti, facendo un esplicito riferimento alla tristemente famosa «Anonima Sarda». Ovviamente sommerso da fischi da stadio.
Intanto «fervono» i preparativi per altre e più clamorose iniziative: il Movimento dei Pastori, guidato da Felice Floris e appoggiato dal movimento indipendestista sardo (di sinistra) «A. Manca pro Indipendentzia», sta già organizzando un blitz in Costa Smeralda, davanti a Villa Certosa, residenza del presidente del Consiglio, prima del 15 settembre, data fissata per la manifestazione di Cagliari.
«Siamo a fianco degli agricoltori e siamo pronti a sostenere le loro richieste», ha poi dichiarato Sisinnio Piras, consigliere regionale del Pdl, stemperando così la tensione: «Non ci sono dubbi sulla validità dei motivi della protesta degli agricoltori - ha aggiunto - L’allevamento è un settore fondamentale e trainante per l’economia dell’isola, ma è stato, ma sempre trascurato».


Infine il pensiero di «Giggirriva», l’ex bomber del Cagliari e della Nazionale, eroe dello scudetto e sardo d’adozione: «Già quando giocavo - ha detto - frequentavo quegli ambienti, specie in Ogliastra e nel Nuorese. I pastori abitavano in paesini sperduti sulle montagne, non per scelta, ma perché li scacciavano dalle loro terre. La Sardegna ha tanti problemi. Quello dei pastori è uno di questi».

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