Il gelo fra invasori e non-invasori dellIrak affiora tuttora nei film e induce a evocare la remota ostilità per i tedeschi, come in Valiant. Lambientazione è quella della Seconda guerra mondiale, alla vigilia dellinvasione dellEuropa (maggio-giugno 1944), ma il messaggio è chiaro. I bambini però non lo sanno ed è meglio così. Un gruppo di piccioni viaggiatori fa la spola sulla Manica: porta ordini ai resistenti francesi e notizie agli inglesi. Falchi tedeschi cercano di intercettarli. Con sprezzo della legge di natura, i piccioni battono i falchi e così linformazione dellesiguità dei tedeschi in Normandia arriva a Londra.
Forse il merito dellinvasione fu più della supremazia aerea che di quella avicola, ma soprattutto è paradossale che Valiant esca quando gli uccelli migratori sono visti come untori! Poi è anacronistico che gli uccelli cantino già nel 1944 Je ne regrette rien, che è del 1960! Anche Cinecittà una volta esaltò un animale eroico, il cavallo Albino, perché aveva partecipato allultima carica di cavalleria, a Isbuscenskij e perché lItalia della Nato doveva ricordare che sapeva battersi. Ma oggi, quando ci si vergogna del proprio patriottismo, perché importare i film dellaltrui sciovinismo?VALIANT di Gary Chapman (Gran Bretagna, 2005), film d'animazione, 75 minuti
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