Si coordinano, in provincia di Genova, tutte le forze in campo per fronteggiare il fenomeno degli incendi boschivi. Un elemento di controllo in più, quest'anno, verrà fornito dal coinvolgimento dell'aeroclub di Genova: con un contributo alle ore di volo da parte della Regione Liguria, i piloti istruttori sorvoleranno le zone a rischio e potranno fornire indicazioni utili per gli interventi. «Abbiamo messo in atto una fitta griglia di controllo e di intervento» ha dichiarato il prefetto di Genova Giuseppe Romano, al termine di una riunione definita «strategica» per delineare le misure sul fronte degli incendi boschivi che scatteranno a partire dal primo luglio.
Erano presenti al vertice rappresentanti delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, del corpo forestale, della capitaneria di porto, della protezione civile presso la Regione Liguria, del volontariato (in Liguria i volontari antincendio sono circa 3.000, di cui 600-700 operativi).
«Il meglio di quanto poteva essere messo in campo sulla provincia è stato attivato» ha commentato il direttore generale della protezione civile della Regione Guglielmo De Luigi. Attraverso la Regione, questanno sono state anche coinvolte anche le comunità montane. Accanto al corpo forestale e ai vigili del fuoco, avrà compiti di avvistamento anche la guardia costiera, sia dal mare, con le motovedette, sia dal cielo, con i suoi elicotteri. Così anche la Guardia di Finanza. Vi saranno poi i piloti dellaeroclub di Genova che, su richiesta, potranno compiere sorvoli sulle zone a rischio, unesperienza pilota che, ha precisato il Prefetto, potrebbe il prossimo anno essere estesa agli altri aeroclub della Regione. «Molto importante è anche il ruolo delle forze di polizia - ha precisato il Prefetto - non solo per quanto riguarda lavvistamento dei focolai ma soprattutto per quanto riguarda le funzioni di polizia giudiziaria. Allautocombustione, infatti, ormai non crede più nessuno». Ai fini della pianificazione degli interventi, molto utile è poi il servizio meteo della Regione che, in base ad una serie di parametri (secchezza e tipo di vegetazione e vento) può indicare quali sono le zone più a rischio.
Intanto non cessa lo stato di allarme sulle colline Deiva Marina e a Brugnato in Val di Vara, dove non risultano ancora sotto controllo gli incendi scoppiati domenica e ripresi ieri a causa della secchezza del sottobosco. Due canadair hanno sostenuto dall'alto le squadre dei vigili del fuoco e del corpo forestale dello stato, che lavorano per accerchiare l'area interessata dalle fiamme. Risulta ormai risolto l'incendio di Volastra.
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