I piromani ora colpiscono di giorno

Stefania Scarpa

Colpiscono da più di un anno, e hanno distrutto centinaia tra automobili e ciclomotori, al punto che tra i romani e sui giornali si era diffusa anche una certa assuefazione al fenomeno: tre auto oggi, dieci scooter domani e via andare, come fosse normale. Ma a questo punto di sfrontatezza i piromani non erano mai arrivati: colpire in pieno giorno. È infatti accertato il dolo nei roghi che hanno distrutto ieri pomeriggio una ventina di vetture parcheggiate in quattro quartieri della Garbatella, San Paolo, Ardeatino e Laurentino nel raggio di pochi chilometri. I vigili del fuoco sono stati impegnati da poco dopo le 15 e fino alle 17 per lo spegnimento delle fiamme e i carabinieri, in collaborazione anche con la polizia, hanno battuto tutta la zona alla ricerca del responsabile o dei responsabili degli incendi.
Non ci sono infatti elementi per affermare se si è trattato di una sola persona o se ci sono più mani dietro i roghi. Quello che è certo è che gli incendi sono divampati uno dietro l’altro a catena colpendo, nei diversi casi, singole auto o più macchine nello stesso momento per un totale di 19 auto tra quelle distrutte e quelle rimaste danneggiate. Gli ultimi interventi dei pompieri e dei carabinieri sono stati quelli effettuati in via Francesco Antonio Pigafetta, alla Garbatella, dove in fiamme è andata una vettura, e nello stesso quartiere, in via padre Semeria e in via Mario Carucci, dove è stata la volta rispettivamente di tre auto e di altre due macchine.
Gli investigatori dell’Arma sono al lavoro per rintracciare gli autori ma l'attività finora non ha portato all’accertamento di alcuna responsabilità. Sembra che non ci siano testimoni degli episodi di ieri pomeriggio, nessun passante e nessun negoziante ha visto nulla. I piromani hanno colpito in strade isolate o a scorrimento veloce in maniera rapida e probabilmente allontanandosi repentinamente. «Ho sentito un’esplosione e ho pensato a un incidente e quando sono uscito ho visto una colonna di fumo», è il racconto del custode della scuola Alessandro Malaspina di fronte alla quale sono state incendiate alcune vetture. Come lui anche l'edicolante di piazza Silvio D'Amico non ha visto nessuno al momento delle fiamme: «Sono uscito e ho visto tre auto che andavano a fuoco. Ho chiamato il 115 - ha detto l’uomo - ma già i vigili del fuoco erano stati allertati».
Il fenomeno dei piromani a Roma è iniziato nell’estate del 2005 quando nelle calde sere e notti tra giugno ed agosto dello scorso anno i «neroni» della capitale si sono dati da fare mettendo a fuoco e fiamme numerosi quartieri della città. Le indagini delle forze dell’ordine in oltre un anno di lavoro hanno portato all’individuazione di una ventina di persone tra fermi e denunce e a cinque condanne. Roghi che non si sono fermati neanche durante i trascorsi mesi autunnali ed invernali anche se gli episodi sono stati sporadici. Gli ultimi casi risalgono soltanto a due giorni fa, quando nella notte tra martedì e mercoledì i piromani sono tornati a colpire in varie zone di Roma. In via Ludovico Micara, a Villa Pamphilj, venti motorini parcheggiati davanti ad un palazzo, sono stati distrutti. Un rogo vasto che ha provocato l’annerimento di un palazzo e delle saracinesche di diversi negozi di fronte ai mezzi parcheggiati.

Nelle stesse ore la medesima scena si è ripetuta in via Enrico Cruciani Alibrandi, al Portuense, dove i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme che hanno avvolto nove auto, tre camper e due furgoni. Colpiti anche mezzi, una dozzina, parcheggiati nelle zone della Magliana, Cinecittà e Tuscolano. Ma la caccia al piromane continua.

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