Dalle Olimpiadi di Monaco del 72 allattentato di oggi alla nazionale di cricket dello Sri Lanka, lo sport è stato spesso occasione di rivendicazioni politiche finite nel sangue o di azioni terroristiche perché è un palcoscenico ideale per ottenere il massimo della visibilità. La madre di tutte le stragi è quella del 5 settembre 1972: alle 4,30 del mattino un gruppo di terroristi armati dellorganizzazione araba Settembre Nero fece irruzione nella palazzina del villaggio olimpico di Monaco dove alloggiavano atleti di Israele, Hong Kong e Uruguay. Diciassette persone (11 israeliani, 5 terroristi e un agente tedesco) morirono nellazione terroristica, durata 20 ore e conclusasi con una sparatoria in aeroporto.
Nel maggio 2002, il cricket aveva già offerto le sue vittime: unautobomba esplode a Karachi, in Pakistan, di fronte allhotel dove alloggia la nazionale della Nuova Zelanda, provocando la morte di 13 persone (nessun atleta) e il ritorno in patria della squadra.
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