I primi a scomparire saranno i maschi

Gli scienziati sulla fine del mondo: i maschi diventeranno sterili. Così ci spopoleremo a poco a poco, come in un film di fantascienza

I primi a scomparire 
saranno i maschi

Giungono dalla Grecia notizie allarmanti. Gli uomini stanno perdendo le caratteristiche maschili e finiranno per scomparire lasciando un pianeta di sole donne incapaci a loro volta di procreare, affette dalla sindrome di Turner che colpisce i cromosomi sessuali e la cui incidenza è di un caso ogni duemila e cinquecento. Per il momento.
L’urologo Nikolaos Sofikitis, dell’Università di Ioannina, ha coordinato un’équipe di scienziati di ogni dove per arrivare alla drammatica conclusione: l’inquinamento atmosferico, quello alimentare, l’uso eccessivo di farmaci, in breve il logorio della vita moderna, nonostante l’aperitivo derivato dal carciofo, stanno riducendo ai minimi termini le caratteristiche del cromosoma che determina il sesso maschile dell’embrione, il famoso cromosoma Y, il quale, appunto, sta subendo un mutamento genetico che è, a dir poco, preoccupante. Secondo l’urologo e la sua brigata gli uomini si sarebbero femminilizzati di quel tanto che è diventato troppo, portando il maschio alla sterilità, e siamo ancora nell’ordine del sette per cento della popolazione sotto esame. Fin qui il dato allarma ma almeno è controllato, già se ne parlava, già se ne discute.

Però c’è dell’altro per rovinarci l’esistenza. Infatti i ricercatori segnalano che i pronostici non stimolano speranze, i processi di deterioramento non si fermano, anzi sono destinati a crescere; dunque in un migliaio, così a spanne, di generazioni l’uomo, con la u minuscola, non potrà più riprodurre, riprodursi, fine di una storia, fine dell’umanità con tutti gli annessi e connessi.

«L’utero è mio e lo gestisco io» era lo slogan urlato dalle femministe in corteo o single, nei favolosi anni Ottanta ma qui nemmeno l’autogestione concede tranquillità a noi umani, qui, se diamo fede totale agli studi dell’Università greca, sappiamo che siamo ormai destinati ad esaurirci, niente più assegni famigliari, niente più reparti maternità, è crisi della casa e della casina delle api. Tento di metterla sul ridere ma la situazione non è affatto allegra, Nikolaos Sofikitis assicura che il cromosoma Y è rachitico, è informe mentre il suo dirimpettaio concorrente, il cromosoma X, quello del cosiddetto sesso debole, ha molti giri di vantaggio, è «corposo», non si capisce dove stia la «debolezza». Per il momento, però, perché anch’esso, l’X, dovrà fare i conti con una paurosa crisi interna, con la sindrome di Turner la cui letteratura scientifica consegna illustrazioni, studi, immagini impressionanti; la sindrome è legata a un’anomalia citogenetica, le femmine hanno caratteristiche fisiche femminili poco sviluppate e in generale sono sterili. Altri studi, dedicati all’ermafroditismo sequenziale però, riferiscono di casi curiosi di inversione di sessualità, ad esempio tra i pesci: l’orata ha una tendenza a essere maschio da giovane e femmina da adulta, così come l’ostrica. Lascio le memorie dell’ora di scienze a scuola e ritorno e resto tra gli umani, con qualche digressione: Eugenio Scalfari aveva predetto in uno dei suoi scritti: «Se Prodi cadrà, la sinistra scomparirà». Una profezia apocalittica, senza alternative. Qui, però, ci troviamo di fronte al crollo inesorabile, non a una semplice caduta, non cambia il governo, non entra in crisi la maggioranza, qui siamo tutti, Scalfari e Prodi compresi, in border line, le generazioni future sono destinate a sparire dalla circolazione, non dalle liste elettorali, per fare posto non si sa bene a chi e a che cosa. Questo è l’arcano che Nikolaos Sofikitis non ha risolto, non ha chiarito, lui e l’équipe di scienziati che ha provveduto a suonare l’allarme senza tuttavia indicare i contraccettivi.

Non è un gran momento per l’umanità, afflitta da pandemie di vario tipo, disastri naturali, atti di terrorismo, crisi economiche dilaganti, aumento del prezzo del carburante alla pompa, numero crescente di reality tv, varie ed eventuali.

Forse è il caso di dare il massimo adesso, svolgendo ognuno il proprio ruolo naturale, bonificando questa Terra che abbiamo inquinato, ritornando a una vita meno problematica e ossessiva. Nikolaos Sofikitis, urologo in Ioannina, ci concede un po’ di tempo: prima di un migliaio di generazioni, ha detto, nulla di tragico accadrà. Le vacanze sono salve.

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