Seguono quasi tutti i titoli del comico Daniele Luttazzi con la battuta irresistibile da lui posta a simbolo di ciascun libro.
101 cose da evitare a un funerale, Comix Pillole 1993. Superbattuta: «Avvicinarsi alla bara e mettersi a fare paragoni tra la lunghezza del proprio organo sessuale e quella del defunto».
Adenoidi, Superpocket 1994. Superbattuta: «Sembra che l’alce maschio si bagni con la propria urina in modo da avere un odore più attraente per il sesso opposto. Ehi, ho pensato io, che coincidenza!».
Corso rapido di apprendimento minimo per ottenebrati, Comix 1996. Superbattuta: «Chi piscia nel lavandino perché non ci caga anche?».
Cosmico!, Mondadori 1998. Superbattuta: «Il Papa si è recato ad Assisi a confortare i terremotati. Siamo davvero sicuri che il modo migliore per confortare dei terremotati sia un uomo col Parkinson?».
Benvenuti in Italia, Feltrinelli 2002. Superbattuta: «Ho avuto un’infanzia difficile. Da piccolo sono stato stuprato due volte nella prigione del Monopoli».
Capolavori, Feltrinelli 2002. Superbattuta: «Carla era molto brava, in cucina.
La castrazione e altri metodi infallibili per prevenire l’acne, Feltrinelli 2003. Superbattuta: «Mi masturbo di continuo. Lo fareste anche voi se aveste i ricordi che ho io».
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