I rimborsi elettorali andranno solo a chi ha più del 4%

Denaro fresco per le casse dei cinque partiti che inviano parlamentari a Strasburgo, vale a dire Pdl, Pd, Lega, Italia dei Valori e Udc. Il partito di Silvio Berlusconi avrà oltre 103 milioni di rimborsi elettorali, mentre quello di Dario Franceschini circa 84. A bocca asciutta rimarranno invece, per la prima volta, i partiti sotto la soglia del 4% imposta con la modifica alla legge elettorale europea varata quest’anno. La torta da spartire è di 251.708.950 di euro. Una somma ingente, equivalente per esempio al taglio al Fondo sociale effettuato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti nella finanziaria del luglio scorso. Ad aver diritto ai rimborsi elettorali sono solo i partiti che eleggono almeno un eurodeputato; ma con la soglia del 4% introdotta quest’anno, sono solo cinque le formazioni che si spartiranno la somma complessiva. Quindi, ad esempio, il Pdl con il 35,25% dei voti non otterrà questa percentuale di rimborsi, bensì una fetta più grande. Infatti i suoi 10.807.176 voti vanno ponderati su quelli ottenuti dai soli cinque partiti che hanno acquisito il diritto al rimborso, vale a dire 26.391.

247 (tutti i votanti sono stati infatti 30.645.386, al netto dell’astensione). La percentuale sale allora al 40,95%, ed è la fetta di rimborsi che otterrà. Stesso discorso per gli altri quattro partiti che accedono ai rimborsi.

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