Roma - «Lo scudetto? Ci credevamo prima che eravamo a nove punti di distacco, figuriamoci ora che siamo a -4. Ma da adesso in poi dovremo stare attenti a tutto, anche ai minimi particolari». C’è il pensiero di tutta la Roma nelle parole di Francesco Totti, pronunciate dopo la sfida di San Siro che il capitano della Roma ha seguito a casa insieme alla sua famiglia. Le cinque lunghezze recuperate in 24 giorni (dall’1-1 nello scontro diretto a Milano) sono un segnale importante di come la squadra giallorossa voglia realizzare un’impresa rara nel campionato di serie A. Vestire i panni dell’inseguitore è certamente più comodo che essere la lepre, ma i rischi della Roma nella volata scudetto sono comunque diversi.
L’overdose di partite La Roma è ancora impegnata su tre fronti (campionato, Coppa Italia e Champions League) che vuole onorare tutti e dovrà giocare 12 partite - che diventerebbero 14 in caso di qualificazione europea contro il Manchester United - in quaranta giorni. In pratica un match ogni tre giorni che rischia di sfiancare il pur ottimo organico giallorosso e di togliere brillantezza al gioco della squadra di Spalletti, fatto di velocità di esecuzione e ripartenze improvvise. E già contro l’Empoli, avversario con l’acqua alla gola ma sicuramente non all’altezza dei giallorossi, la Roma ha mostrato qualche segno di usura mentale.
La necessità di vincere sempre «Da qui al 18 maggio avremo otto finali», è la convinzione chiara nell’ambiente giallorosso. Il calendario è certamente più facile di quello dei nerazzurri, ma non si possono fare calcoli, anche se la Roma giocherà le prossime quattro partite con qualche ora o addirittura un giorno di anticipo rispetto all’Inter. Solo vincendo sempre però Totti e compagni potranno creare apprensione agli avversari. Ma già a Cagliari l’impresa di conquistare i tre punti non è così scontata: i sardi sono ultimi in classifica, sono però in gran forma e in recupero grazie al ritorno in panchina di Ballardini. E domani la Disciplinare potrebbe restituire alla squadra isolana i tre punti di penalizzazione, ridisegnando la graduatoria e dando una spinta morale importante a Foggia e compagni.
I nazionali, le squalifiche e gli infortuni Spalletti, che ha concesso Pasqua e Pasquetta liberi ai suoi calciatori, lavorerà per metà settimana senza sette elementi, convocati con le proprie nazionali, e probabilmente senza alcuni acciaccati (il difensore Juan e lo stesso Totti, ancora in dubbio per la partita in Sardegna). A Cagliari mancheranno in tre per squalifica, De Rossi, Vucinic e Perrotta, così il tecnico toscano dovrà operare un turn over forzato, ma non massiccio, nonostante la vicinanza dell’incontro europeo, proprio per l’importanza di ottenere il successo al Sant’Elia.
E a proposito di De Rossi, l’ammonizione rimediata contro l’Empoli è stata l’undicesima. Dunque dal prossimo giallo scatterà la diffida fissa: il centrocampista salterà una partita per ogni sanzione disciplinare. Un problema in più per Spalletti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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