Giovanni Porcella
In attesa della partita più importante alla Caf il Genoa apre la sua parentesi di calcio giocato con lamichevole valdostana contro la Biellese formazione che milita in serie D ma che è quasi certa del ripescaggio in C2. Finisce tre a uno per i rossoblù ed è poco più di una salutare sgambata in vista dellesordio ufficiale in Coppa Italia domenica ad Alessandria contro il Catanzaro. Lo stesso tecnico Guidolin a fine amichevole ammette: «Di questa partita posso dire che per dieci minuti abbiamo fatto delle buone cose poi è stato un allenamento. Inutile dire che quello che succederà a Roma in merito al nostro ricorso pesa su tutto lambiente. E poi il fatto che probabilmente non potrò schierare i giocatori tesserati dopo il 30 giugno come i vari Abbiati, Parisi e De Ascentis completa il quadro poco chiaro che cè attorno al Genoa». Guidolin sorride ma è teso e si vede. La squadra però inizia bene con la Biellese: dopo pochi istanti Parisi costringe allautorete Calvi e sembra il prologo di una goleada. Sensazione avvalorata dal fatto che al settimo minuto Milito (capitano) fa il due a zero. Guidolin schiera il 3-4-1-2 consueto con difesa che prevede Sottil, Lanzaro e Tosto, centrocampo composto da Parisi, De Ascentis, Rimoldi e Rossi, attacco con Lazetich a supporto di Milito e Stellone. La Biellese è in affanno e Lazetich oltre a fare ciò che vuole sfiora il terzo gol. Ma dopo un inizio a valanga il Genoa poco alla volta comincia a sentire il peso della preparazione e si consegna ad il compitino. I piemontesi osano di più e Sorrentino al trentesimo accorcia le distanze complice una uscita a vuoto di Abbiati.
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