Da meno 20 a meno 50 per cento. E per abiti di marca: da Polo Ralph Lauren a Woolrich, Fred Perry, Peuterey, Gant, Diesel, Meltin Pot, Moncler, Armani, North Sales, Slam e tanti altri. Camerini intasati per provare la small, la large o l'extra large per chi ha esagerato durante i bagordi natalizi. In molti tirano fuori i contanti. Carte di credito e bancomat diminuiscono. Tutti stanno attenti ai prezzi. Ovvio. Tuttavia la crisi dei saldi non sembra avere toccato Genova. Soprattutto perché la corsa agli «affari» di fine stagione nel capoluogo ligure è cominciata di notte. I saldi «by night» quest'anno si sono tenuti, come tradizione, da Bagnara a Sestri Ponente, ma anche nel nuovo negozio Lux di via Venti Settembre. Scaffali presi d'assalto soprattutto nel negozio «padre» dell'isola pedonale accanto all'aeroporto, mentre in centro città, dove l'abbigliamento è soltanto per donna, si sono registrate meno presenze. A mezzanotte cera comunque la coda davanti ad entrambe le vetrine e a Sestri Ponente gli irriducibili dei saldi sono rimasti nei camerini fino alle 2,30 quando le commesse hanno spento le luci per fare sloggiare gli ultimi clienti. All'ingresso panettone e cioccolata calda per tutti.
Se i saldi sono cominciati di notte, il giorno della Befana ha portato, nonostante la pioggia e il freddo, migliaia di genovesi a riversarsi nel centro storico e nelle vie di lusso. Merce scontata, ma non scontatissima. Soltanto le grandi catene commerciali hanno offerto alcuni capi d'abbigliamento fino al 70 per cento di sconto. Per i negozi delle grandi firme i prezzi in saldo oscillano tra il 20 e il 30 per cento. Raramente si arriva al 50 per cento.
Il pienone, quest'anno, complice il giorno di festa per l'Epifania, lo ha fatto registrare lOutlet di Serravalle che già l'altroieri aveva alzato le saracinesche per i saldi. Il giorno di anticipo, rispetto a Genova, è stato da record: circa 40mila presenze. Ai caselli sud e nord di Serravalle Scrivia le code delle auto hanno raggiunto anche ieri i dieci chilometri. Il piazzale antistante la cittadella dell'Outlet alle 9 era già stracolmo di vetture. Davanti alle prestigiose vetrine di Prada, Nike, Armani, Krizia, Bulgari, Cavalli, Timberland e altre, gli appassionati dei saldi sono stati in coda anche un'ora per entrare. Tutti al freddo, anzi, al gelo, considerato che il termometro ha segnato meno due gradi per tutto il giorno e le nubi hanno portato pioggia mista a nevischio.
«L'anno scorso - spiegano alla direzione dellOutlet di Serravalle - avevamo avuto una presenza di 30mila persone durante il primo giorno dei saldi. Quest'anno cè un balzo in avanti di circa il 30 per cento. Segno che la crisi c'è, ma quando i prezzi e la qualità sono buoni la gente consuma e spende volentieri».