I soci Enel festeggiano il dividendo

Ricavi Enel in crescita del 40% a 61 miliardi di euro, margine operativo lordo in aumento del 45% a 14,2 miliardi, grazie anche al consolidamento di Endesa, controllata al 67 per cento. Indebitamento in calo a 50 miliardi, 5,8 in meno rispetto a fine 2007, «centrando gli obiettivi prefissati» ha detto l’ad Fulvio Conti, che ha confermato il dividendo a 49 centesimi per azione. L’esposizione verso le banche è diminuita principalmente grazie alla cessione di Endesa Europa e di Viesgo alla tedesca E.On, controbilanciata solo in parte dal finanziamento delle acquisizioni portate a termine lo scorso anno. Tra queste, quella della russa Ogk-5, che ha inciso sulla produzione di energia elettrica a partire dallo scorso mese di giugno.
Ulteriori riduzioni del debito, annunciate più volte, verranno dalla cessione della rete elettrica ad alta tensione, che porterà circa 1,15 miliardi, oltre alla rete del gas e alla quotazione della neonata società che opera nel settore delle energie rinnovabili. Tutte operazioni che dovrebbero chiudersi entro quest’anno, con forse l’eccezione della quotazione che è legata all’andamento della Borsa.
Corrono i risultati preliminari 2008 dell’Enel e corre il titolo in Borsa, dove ha guadagnato il 4,88% a 4,51 euro, apprezzando soprattutto la conferma del dividendo. Tra l’altro, lo scorso novembre era stato distribuito un acconto di venti centesimi, che dovrebbe essere confermato anche quest’anno.
Insomma, l’acquisizione di Endesa si è dimostrata un buon affare, ha dato più fatturato e margine operativo lordo, ora non resta che chiarire con il partner Acciona i termine dell’acquisto del 25% in mano al gruppo spagnolo (ne parliamo nell’articolo qui accanto), anche se questo significherà un nuovo incremento del debito, probabilmente intorno agli otto miliardi. Tra l’altro, nel 2008 la quota di Endesa è stata consolidata per l’intero periodo, mentre sul bilancio 2007 aveva inciso solo per gli ultimi tre mesi.
Insomma, ora Enel potrà concentrarsi sul consolidamento dopo la corsa alle acquisizioni guidata da Conti negli ultimi anni: riduzione del debito, controllo «totale» di Endesa sono i due obiettivi primari del gruppo. Il secondo potrà probabilmente essere raggiunto quest’anno, forse anche in tempi rapidi. Il primo si presenta più problematico e richiederà tempi più lunghi e forse anche qualche manovra aggiuntiva ancora da definire, ma la Borsa ieri ha dimostrato di non preoccuparsi.

Resta da vedere quanto il calo dei consumi elettrici inciderà sui ricavi dell’Enel, che comunque ha radicalmente diversificato i propri mercati. Gli esperti del settore prevedono un primo semestre molto duro, con un possibile miglioramento nel secondo.

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