I soci si riuniscono per decidere delle aree Il nodo da sciogliere: acquisto o «affitto»

Il nodo più difficile da sciogliere è sempre quello: la questione delle aree per il 2015. E oggi i soci di Expo si riuniranno per decidere cosa fare per entrare in possesso di quella porzione di terreno dove verranno costruiti i padiglioni per l’esposizione mondiale. Problema fondamentale da risolvere prima di presentare il dossier a Parigi il 30 aprile. Per ora l’incognita è la posizione del ministero dell’Economia che possiede il 40 per cento della società e non ha ancora dichiarato quale sia il suo orientamento. Da parte sua, l’amministratore delegato Lucio Stanca non ha mai nascosto di puntare all’acquisto del sito che è di proprietà di Poste italiane, Comune di Milano, gruppo Cabassi e Fondazione Fiera. Le trattative sono andate avanti questi giorni, anche se da parte della Fiera si è parlato di «posizioni interlocutorie». Prima di risolvere il nodo del prezzo di vendita (l’Agenzia delle Entrate ha assegnato all’area un valore di 190-200 milioni di euro) bisogna stabilire se la società vorrà acquistare i terreni o si accontenterà del diritto di superficie. Ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo, il presidente della provincia, Guido Podestà. E dal Salone del Mobile, il sottosegretario all’Economia Luigi Casero si augura che la società rispetti i conti e gli equilibri di bilancio. I fondi per Expo sono stati dati con investimento senza precedenti in Lombardia, ha ricordato il coordinatore milanese del Pdl. «Noi chiediamo che la società stia un po’ leggera dal punti di vista dei conti e degli impegni perché al di là delle infrastrutture che rimangono, e oggi (ieri ndr) Castelli ha confermato che abbiamo messo 12 miliardi complessivi per queste, vorremmo che la società Expo stesse molto attenta a rispettare i conti e gli equilibri di bilancio». E così come sono stati rispettati i tempi, ora si deve però accelerare l’iter per la realizzazione delle infrastrutture. «Bisogna porre pressione per far sì che le due metropolitane vengano fatte per tempo. Su quello i fondi sono stati dati».
E di Expo hanno parlato ieri anche i coordinatori regionali e cittadini del Pdl in un incontro di due ore con il sindaco Letizia Moratti. «Occorrerà curare meglio la comunicazione - ha fatto presente al termine Ignazio La Russa - perché l’Expo è un evento che porterà molte risorse che si tradurranno in lavoro per il territorio, ma questo la gente non lo sa. Abbiamo parlato di come rendere più agile Expo utilizzando quello che c’è già». Sul tavolo anche la questione delle nomine nelle società partecipate del Comune a scadenza a fine mese. Si stringe il cerchio, anche se la Lega con il capogruppo Matteo Salvini fa presente che «se non verremo coinvolti ci autocoinvolgeremo, perché vogliamo capire soprattutto se su Sogemi la strada è quella del commissariamento o di un nuovo presidente». Per il Pdl Si dovrebbe andare in questa direzione, con l’incarico a Luigi Previdal. Confermato Elio Catania in capo ad Atm e Giuseppe Bonomi a Sea.

Roberto Predolin passerà da Sogemi a Milano Ristorazione mentre si attende il parere del comitato dei saggi su Mm, anche se sembra già esclusa l’ipotesi ventilata di affidare la presidenza al segretario generale del Comune Giuseppe Mele.

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