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"I soldi non m'imbarazzano" Ma la Severino non dichiara la villa da 10 milioni di euro

Tra i ministri è di gran lunga la più ricca: "Il guadagno non mi imbarazzo". Ma il Fatto scova una villa sull'Appia Antica che però il ministro si dimentica di dichiarare

"I soldi non m'imbarazzano" Ma la Severino non dichiara la villa da 10 milioni di euro

"La voglia di trasparenza dei cittadini è legittima. Era dunque necessario soddisfarla. La trasparenza, però, non si deve trasformare in gossip". In una lunga intervista a Repubblica, il ministro della Giustizia Paola Severino assicura di non provare alcun imbarazzo per il suo reddito da 7 milioni di euro. E' di gran lunga il più elevato tra quelli depositati martedì scorso dai ministri del governo tecnico. "Non mi imbarazzo - dice il Guardasigilli - perché guadagnare non è un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza". Peccato che nella sua dichiarazione la Severino si sia scordata di annotare anche di "una splendida villa, tre piani con parco e piscina, immersa nel verde di una zona tra le più belle di Roma, poco distante dall'Appia Antica".

Una svista? Una dimenticanza? Oppure un'omissione? Lo scoop firmato da Vittorio Malagutti per il Fatto Quotidiano fa le pulci alla dichiarazione della Severino e porta alla luce l'esistenza di una villa intestata alla Sedibel, semplice società  le cui quote appartengono per il 90 per cento al Guardasigilli e per il restante 10 per cento alla figlia Eleonora Di Benedetto. La villa, però, non compare nella dichiarazione del ministro alla voce "quote e azioni societarie". Eppure l'immobile sarebbe stimato intorno ai 10 milioni di euro. "La lussuosa dimora del ministro è iscritto nello stato patrimoniale della Sebibel per un valore di 7,5 milioni di euro - spiega il Fatto - questa però è una semplice valutazione contabile che risale al 2006, data dell'ultimo bilancio depositato".

Sul proprio reddito conseguito come avvocato, la titolare del dicastero di via Arenula precisa a Repubblica che si tratta di 7 milioni meno 4 milioni di tasse: "I sacrifici degli italiani 'per bene' si allevierebbero se tutti pagassero le tasse. Conosco bene i sacrifici di chi lavora. Vengo da una famiglia borghese dalla quale non ho però ereditato proprietà ma insegnamenti. A questi redditi sono arrivata solo dopo anni di duro lavoro". La Severino ci tiene a far presente che con i suoi 4 milioni di tasse lo Stato potrebbe "costruire il padiglione di un ospedale o un edificio scolastico, oppure ampliare un carcere". Fino a tre mesi fa, prima di diventare ministro della Giustizia, la Severino gestiva un importantissimo studio legale. E, sempre prima di diventare Guardasigilli, la Severino era pure socio amministratore della Sedibel. Adesso il timone, come spiega il Fatto, è passato nella mani della figlia Eleonora.

Il 90 per cento delle quote della società, però, sono rimaste alla madre.

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