Sembra un paradosso, eppure proprio in tempi di crisi sembra tornare in auge il vecchio motto «chi più spende meno spende». Soprattutto se si parla di cibo, anzi di food, sulla scia dei trionfi della pubblicistica (i best sellers di ricette per aspiranti chef sono in testa alle classifiche delle librerie) ma anche di talent show televisivi come Masterchef che hanno trasformato i nostri cuochi stellati in star dello spettacolo. E allora in città, malgrado la crisi, nascono o si consolidano veri e propri templi del cibo di lusso che vuol dire fedeltà alla tradizione del made in Italy, ricerca nel gusto, scelta e selezione di produttori locali. I prezzi, ovviamente, sono distanti dalla media dei normali supermercati eppure il pubblico milanese, specie di fascia medioalta, sembra sempre più appassionarsi a luoghi sfavillanti più simili ai megastore di moda che ai tradizionali alimentari. Impossibile non parlare di Peck, lo storico salumaio di via Spadari che proprio questanno, con una rivoluzione societaria, ha rilanciato nel mercato internazionale il suo celebre marchio di eccellenze nel settore del gusto.
Ma nel pianeta del cibo di lusso sono spuntate nuove interessanti sfide: come quella lanciata dal veneto Sergio Menegazzo con il suo Eats, che nellex sala cinema di Galleria del Corso ha dato vita al primo supermercato di eccellenze made in Italy aperto sette giorni su sette fino alle dieci di sera. Controtendenza in tempi di austherity? Il pubblico dice di no.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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