Luca Telese
da Roma
Allora di pranzo è solo un comunicatino striminzito, di quelli che a volte possono sfuggire: «Sabato si riunirà il parlamentino dellAssociazione nazionale magistrati». Ti chiedi: su cosa? E scopri che i primi punti allordine del giorno sono stipendi e Finanziaria, e il disegno di legge sullordinamento giudiziario. Pochi minuti dopo i rappresentanti togati sono nella sede del ministro della Giustizia, per un incontro già programmato con il Guardasigilli, Clemente Mastella. Alle 16.38, il colpo di scena. Sono gli stessi vertici del sindacato magistrati ad annunciare che qualcosa è accaduto, con un comunicato solo apparentemente laconico: «Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha chiesto al presidente del Consiglio Romano Prodi di incontrare lAssociazione Nazionale Magistrati sulla riforma dellordinamento giudiziario e sui tagli agli stipendi dei giudici contenuti nella Legge Finanziaria». Ovvero: nel giro di mezza mattinata i magistrati hanno acquisito un sponsor pesante come il Guardasigilli, e un biglietto di invito garantito dal ministro in persona, per andare a trattare a palazzo Chigi. La tempestività e lefficacia di questa «guerra-lampo» non possono passare inosservate, né evitare di suscitare polemica. E infatti accadono entrambe le cose.
Non solo: il comunicato del presidente dellAnm Giuseppe Gennaro che segue lincontro con Mastella è di fatto un bollettino di vittoria: «Il ministro della Giustizia - scrive Gennaro - ha chiesto al presidente del Consiglio Prodi di reincontrare i magistrati dellAnm per affrontare i temi dellordinamento giudiziario e del trattamento retributivo. Si è anche dichiarato disponibile ad accompagnarci allincontro per esprimere il suo punto di vista, che va nella nostra stessa direzione». Tombola. Anche perché lobiettivo dichiarato dellAnm è la Finanziaria, e in particolar modo gli stipendi: «Siamo partiti da una condizione singolare - fa eco il segretario dellAnm, Nello Rossi - perché con due righe di Finanziaria è stata sconvolta la struttura della retribuzione della categoria. Da qui lallarme, le proteste sacrosante, soprattutto da parte dei magistrati più giovani, che sono più penalizzati». Passano solo pochi minuti e insorge il coordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, che considera una scorrettezza la corsia preferenziale concessa ai rappresentanti della magistratura: «Lincontro fra Prodi, Mastella e lAnm ha aspetti incredibili, anche se è apprezzabile per la sua trasparenza». E ancora: «In sostanza - prosegue lazzurro - Governo e Ministro sono agli ordini dellAnm, forse sullattenti. Che ci sia un Governo che sulle questioni della giustizia è una sorta di cinghia di trasmissione dellAssociazione nazionale magistrati non è piacevole, tenendo anche conto che lo Stato di diritto dovrebbe essere fondato sulla divisione dei poteri e che, secondo la Costituzione - conclude Cicchitto - la Magistratura non è un potere ma un ordine».
Ma Mastella non si scompone per lattacco del numero tre di Forza Italia, anzi.
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