I test del 2010 Ressa nel metrò a Shanghai. Ma tutto bene al padiglione Italia

È cominciato ieri con molti problemi, e durerà fino al 26 aprile, il test dell’apertura dell’Expo di Shanghai durante il quale oltre un milione e 200mila persone simuleranno le visite ai padiglioni per testare la sicurezza e i servizi. Oltre 200mila persone, 400mila in meno della presenza giornaliera stimata dagli organizzatori durante l’Expo, hanno simulato la visita ai padiglioni. Molti quelli chiusi, non così il padiglione italiano che è stato visitato da 40mila persone. I problemi maggiori sono avvenuti all’esterno del sito dell’Expo. La linea della metropolitana che porta al sito è stata presa d’assalto e i treni non sono riusciti a partire. La folla era tale ad alcuni ingressi, che dopo ore di attesa per i controlli di sicurezza, gli organizzatori hanno deciso di far passare i visitatori senza screening. Presi d’assalto anche il padiglione cinese e quello inglese, che hanno dovuto chiudere alle 11.30 mentre quello italiano è rimasto aperto fino alle 15. I visitatori, per la maggior parte cinesi, si sono lamentati delle attese necessarie anche per acquistare cibo e per i prezzi troppo alti.

Le sessioni di pre-apertura serviranno, tra l’altro, a rafforzare il coordinamento tra gli organizzatori e tutti i padiglioni nazionali, a testare la fattibilità dei piani operativi, verificare la funzionalità di tutti i servizi e delle strutture dell’Expo ed ottimizzarne il sistema centrale di controllo delle operazioni, aumentare il coordinamento tra l’Expo e i servizi pubblici, preparare lo staff ad affrontare eventuali situazioni di emergenza. La stampa non è ammessa in nessuno dei sei giorni di pre apertura che invece ospiteranno i rappresentanti di tutti quei partner il cui contributo all’organizzazione dell’Expo è stato particolarmente importante.

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