I trucchi della politica

da Roma

Le motivazioni: la «fila» nel percorso di risalita degli scranni, la toilette, e infine sì, l’ammissione dell’errore. L’ufficio stampa del Partito democratico della Camera ieri ha risposto al Giornale dicendo che nessun deputato Pd avrebbe commentato le foto pubblicate da questo quotidiano in cui quattordici onorevoli votano per sé e in conto terzi, allungando mani e braccia verso il posto vuoto al loro fianco in atteggiamento da pianista. Quattro di loro però hanno gentilmente spiegato al telefono perché gli è capitato di sfiorare pulsanti altrui, di votare per due, di sdoppiarsi, espandersi oltre i confini del proprio banco. Nessuna notizia invece di Domenico Scilipoti, il deputato dell’Italia dei Valori che l’1 ottobre era intervenuto in aula per condannare l’inganno del voto doppio (un atteggiamento che va sradicato «dalla propria anima», aveva denunciato) e che una delle foto pubblicate coglie invece nell’atto di premere due bottoni. Il telefono dell’onorevole dipietrista squilla a vuoto.
Ecco invece alcune delle risposte arrivate al Giornale. Lapo Pistelli, responsabile Esteri del partito di Veltroni: «Credo che mi sia capitato quattro volte in sette mesi, mi è andata male. Sono seduto accanto a una signora che si è alzata un attimo. Ho accanto una gentile signorina e ogni tanto le gentili signorine vanno in bagno».
Il deputato Andrea Sarubbi ieri ha dedicato un intero messaggio del suo blog in rete alle «lezioni di piano» pubblicate dal Giornale. Eccone l’incipit: «Avevo provato da piccolo, con la chitarra». E via così, con metafore musicali d’infanzia, finché Sarubbi scrive: «La foto è di ieri mattina, più o meno l’ora in cui Barbara B. e sua madre Veronica (figlia e moglie di Silvio Berlusconi ndr) andavano alla Bocconi per una lezione di etica, la mano sinistra è sul mio pulsante di voto e quella destra è sul pulsante della mia vicina, Chiara Braga: una delle deputate più secchione di tutto il Parlamento».
Non è facile cogliere il collegamento tra il voto doppio di Sarubbi e la partecipazione della moglie e della figlia del premier a un convegno alla Bocconi. È seguita comunque una conversazione telefonica con Sarubbi. «Buonasera, avete letto il post?». Sì, abbiamo letto, ma onorevole, la foto pubblicata non è di ieri mattina, ma di luglio: lei ha fatto quindi il pianista due volte? «No, non è possibile, è di ieri mattina, i vestiti mi sembrano quelli di ieri mattina». Gli abiti saranno gli stessi... ma la foto è di luglio, e quindi l’onorevole Sarubbi ha votato per la vicina «secchiona» almeno due volte, anche se vestito allo stesso modo. La motivazione tecnica data nel blog è stata: «Ieri mattina la povera Chiara» nel «bel mezzo dell’aula» ha «trovato la fila. Le ho fatto cenno: “Tranquilla! Ci penso io”, e ho votato anche per lei».
Andrea Orlando, responsabile dell’organizzazione del Pd, risponde così: «Lasciamo stare, sono già contento del trattamento di oggi». Poi si addolcisce: «Credo che sia un errore, ma mi pare che ci siano forme più gravi di attentato all’assetto costituzionale. Credo che uno quando fa una cosa sbagliata lo deve dire. Dico che è un errore che va evitato. Mi pare che non giustifichi però forme di illegittimità e di scorrettezza ben più grandi». Per esempio? «Le decretazioni d’urgenza, le leggi fatte su misura per salvare tizio o caio. C’è una gerarchia nelle forme di irregolarità. Se ognuno riconoscesse i propri errori questo Paese sarebbe migliore».
La deputata Luciana Pedoto invece risponde al telefono con un lungo silenzio. Non vuole commentare? «No». Neanche una parola per spiegare perché le sia capitato di votare per due? «No, grazie, non commento».


L’ultima precisazione arriva dall’ufficio stampa del Pd: in una delle foto viene indicato come pianista Salvatore Margiotta, ma trattasi dell’onorevole Massimo Pompili. Nessun commento comunque né dal pianista sbagliato, né da quello giusto.

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