Pietro Acquafredda
Tanti si sono cimentati a definire la singolare personalità di Michel Portal : polistrumentista (clarinetti, sax, bandonéon), classico, jazz, folk; improvvisatore; autore di musiche per il cinema; sperimentatore a fianco di noti compositori. Ogni volta che si è cercato di farlo, ci si è accorti che della «singolare» personalità di Portal, era necessario un ritratto singolarmente «plurale». E del resto, il titolo di un suo celebre disco del 93, Intranquilo, aggettivo che nella lingua basca, sua patria, sta per «inquietudine» conferma limprendibilità della figura di Michel Portal, sia che suoni da solo o in formazioni jazz, sia che si unisca a musicisti «classici» o che metta insieme gli uni e gli altri, sia che si lanci, infine, nella sperimentazione musicale più sofisticata (Stockhausen, Berio, Globokar), come ha fatto quando ha fondato, negli anni Settanta, il gruppo Michel Portal Unit, al cui interno ha ospitato i principali esponenti delle avanguardie musicali europee e americane.
La sua «inquietudine» si sposa perfettamente al coraggio di andare ogni volta in scena, sapendo di rischiare, per la mancanza di partitura - ogni musicista jazz sente forte questa angoscia che deve trasformare ogni volta in una sfida tesa a creare latmosfera giusta sia con i suoi compagni davventura che con il pubblico. Si dirà che ciò è comune a tutta la musica, ed in parte è vero, perché tocca comunque all'interprete dare nuova vita ad un brano musicale; ma in chi conosce e pratica la improvvisazione, come i jazzisti sanno e devono fare, ciò rappresenta uno stile di vita.
Portal lo dichiara apertamente: «Amo andare sul palcoscenico senza sapere ciò che suonerò. È fantastico, è veramente lunica volta in cui ti puoi divertire. Devi essere libero. Hai bisogno di musicisti che hanno lasciato il loro ego dietro le spalle. Veri improvvisatori che non smettono mai di sorprenderti quando suoni con loro ».
Come lo sono sempre i musicisti di cui ama circondarsi, i quali a Roma, per il concerto allAula magna della Sapienza, sono Sebastien Boisseau (contrabbasso), Daniel Humair (percussioni) e il solista Louis Sclavis, clarinettista e strumentista-compositore che si è eccezionalmente unito al Trio Portal per una serata di jazz «senza frontiere».
Michel Portal Trio. Aula magna delluniversità La Sapienza. Questa sera alle Venerdì 16. Ore 20.30. Biglietti da 18 a 25 euro. Previste riduzioni per studenti. Informazioni. 06-3610051/2.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.