I veri gangster di «Boardwalk»

Siamo in pieno proibizionismo, ma nella Atlantic City degli anni Venti bevono alcol anche le cameriere delle famiglie benestanti. Divampa la guerra tra le gangs per il controllo del business dei liquori e il colore del malto nei bicchieri, sottofondo cromatico dell’affresco, si riflette nei vivacissimi postriboli, nelle fumose sale da biliardo, nelle case dei politici che hanno appena finito di pontificare contro le deviazioni del «booze».
Nella seconda stagione di Boardwalk Empire - L'impero del crimine, trasmessa il venerdì alle 21,15 da SkyCinemaUno a conferma che siamo davanti a un film in dodici episodi (Rai4 dà in chiaro la prima stagione il mercoledì alle 22,50), Nucky Thompson, un credibilissimo Steve Buscemi, è insidiato dalla banda di Jimmy Darmody (Michael Pitt), il giovane da lui stesso allevato che ora, reduce dalla Grande Guerra e dalla collaborazione con Al Capone a Chicago, mira al controllo degli affari sporchi nella baia di San Francisco. Ad ostacolare il vecchio Nucky ci si mettono anche i nuovi divieti commerciali per l’attracco delle navi al porto e Thompson è costretto a trovare nuove sponde. Ma non si scoraggia per così poco, dotato com’è di potere di ricatto e seduzione, al centro del crocevia tra malaffare, politica e denaro. La partita a scacchi si gioca dentro lussuose abitazioni e nei retrobottega dei locali. Ma gli equilibri sono tutti molto precari.

Anche quelli privati, dove le donne sono sottomesse o sgualdrine e per proteggere la famiglia i loro uomini sono pronti a violare la legge. Intanto, a Chicago e New York si fanno strada due giovani boss: Al Capone e Lucky Luciano...
twitter@MCaverzan

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