I vigili ora si rifiutano di fare i presidenti di seggio

In Campidoglio devono essersi fatti una strana idea del vigile urbano. Pare che lo ritengano una sorta d’instancabile tappabuchi, sempre buono per qualsiasi evenienza. È quanto affiora dalle decisioni prese dall’amministrazione capitolina in occasione degli ultimi appuntamenti elettorali, quando ha rimpiazzato i presidenti di seggio che avevano dato forfait ricorrendo agli agenti della municipale. Alle amministrative, ad esempio, ne ha precettati per l’incarico all’incirca 800: ovvero un terzo dell’intero organico. E, non paga, prevede di adottare una soluzione simile anche per il referendum costituzionale di questo fine settimana (questa volta però si accontenterebbe, si fa per dire, di 400 vigili). Ma la scelta di mobilitare il corpo della polizia municipale ha scatenato le proteste del sindacato delle polizie locali, l’Ospol. Già nei giorni scorsi, questo aveva invitato il sindaco Walter Veltroni a cambiare rotta. Ma non è stato sufficiente. Così martedì gli ha fatto recapitare, come del resto anche al comandante interinale del corpo Giovanni Catanzaro, una diffida extragiudiziale in cui viene chiesta esplicitamente la revoca di tutte le disposizioni che riguardano il servizio di surrogazione dei presidenti di seggio.
Del resto, rimane difficile capire per quale motivo vengano chiamati in causa i vigili urbani quando la maggior parte degli impiegati comunali possiede i requisiti per svolgere questa funzione. Soprattutto se si tiene in considerazione il fatto che, privata di una fetta così consistente del suo organico, la polizia municipale annaspa al punto da non riuscire a garantire ai cittadini i servizi di viabilità e di sicurezza del territorio. «A nulla sono valsi - sottolinea l’Ospol - gli allarmi lanciati da noi e dalle associazioni dei cittadini e dei commercianti. Da tempo non facciamo altro che ripetere che l’abbandono del territorio da parte dei tutori dell’ordine fomenta la proliferazione di molteplici forme d’illegalità. In particolare nel centro storico».


L’Ospol pone poi all’attenzione un’altra anomalia: «Nel luglio 2005 è stato varato dall’allora ministro dell’interno il cosiddetto pacchetto sicurezza, il quale vieta che vengano adibiti a compiti diversi i titolari di funzioni di polizia giudiziaria. Perciò chiunque intende distogliere i vigili urbani dalle loro mansioni commette una grave violazione». Fatto che non lascia spazio alla figura del vigile jolly.

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