Cronache

I vigili sequestrano i regali secondo come «tira il vento»

(...) L’ultimo, «ai cittadini» tutti, o almeno a coloro che riceveranno il «pacco passi carrabili» sotto forma di sensibili ritocchi alle concessioni. Per la verità sotto l’albero è comparso un quarto pacco, il più voluminoso e il più pesante, perché contenente una grossa lastra di pietra. Un chiaro riferimento al recente «premio lastra» (da assegnarsi alle facce più somiglianti all’ardesia) per il quale è prepotentemente schizzato in testa alle nomination il sindaco Andrea Lavarello dopo la rimozione forzata di una locandina satirica da una bacheca privata. Anche in quel caso i vigili erano stati spediti dal vicesindaco a far rimuovere il manifestino che riportava la foto di Lavarello su una riprodotta pagina de «L’Unità» che accusava i politici di aver occupato ogni posto di governo e sottogoverno. La mattina di Natale i vigili sono tornati in azione sulla spiaggia di Portobello, comandati a rimuovere i pacchi tra l’ilarità dei presenti. Ilarità accresciuta di fronte alle difficoltà dell’autorità costituita nel traslocare il dono più pesante.
E ilarità scatenata tra residenti e turisti anche dal nuovo decoro posto sulla passeggiata a mare (l’eterna incompiuta) sulla copertura del torrente Gromolo. Un’artistica rosa dei venti incastonata tra le rarissime (tanto rare che non arrivano mai) pietre della Corsica vorrebbe significare la tradizione marinara sestrese e la perizia dei vecchi lupi di mare nati alla «maina». Peccato che la rosa sembri orientata un po’ troppo «a destra», di circa 40 gradi. Bussola alla mano, secondo i posatori, il vento da Nord si chiama Maestrale e non Tramontana, il Libeccio diventa un Ponentino e così via girando. I più benevoli osservatori si danno di gomito pensando che l’amministrazione comunale abbia davvero perso la bussola. Benevoli quanto temerari. Una battuta così rischia di essere presa per satira. A Sestri se soffia il vento (giusto o sbagliato che sia) infuria la bufera.

Il telefono rosso dei vigili pare stia già suonando, ci sono da sequestrare i progetti originali di Eolo, che si ostina a non adeguarsi all’aria ufficiale che tira.

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