da Torino
Tre giorni di riposo. Per la squadra, non certo per i dirigenti. Chiamati fin da oggi a chiarirsi le idee per affrontare nel miglior modo possibile i circa cento giorni che separano la Juve dalla prima partita nella serie A che verrà. «Le divergenze di opinione non mi spaventano - ha detto Blanc -, starà a me cercare di trovare la sintesi giusta per riportare la Juve dove merita».
Alla ricerca della sintesi, allora. Che rischia però di essere impossibile da trovare, se non con una buona dose di fantasia. Cosa potrà succedere, allora? Che Deschamps e Secco tornino ad andare d'amore e d'accordo pare difficile, almeno fino a quando al tecnico di Bayonne non verrà proposto un allungamento del contratto in scadenza a giugno 2008. «Deschamps resta con noi, ci metto le mani sul fuoco», ha detto Blanc. E siccome l'ad è l'uomo che più di tutti occupa la stanza dei bottoni, bisogna dargli credito. Per lex centrocampista bianconero una situazione contrattuale migliorata e un progetto triennale da cominciare a plasmare: la qualificazione alla Champions l'anno prossimo, la sfida ai piani altissimi a partire dal 2008-09. «Il mio obiettivo è sempre stato allenare la Juve in serie A - ha confermato il tecnico -, non ho mai detto di volermene andare da Torino. Per adesso la mia idea è quella di rimanere, poi vedremo quel che succederà: ci sarà da discutere, ma in queste ore voglio godermi la promozione. Ottenendola con tre giornate di anticipo, abbiamo messo la società nelle migliori condizioni per poter lavorare».
Che tipo di squadra sarà la Juve che verrà? Difficile a capirsi, per adesso. Trezeguet continua a dichiarare fedeltà alla Juve, ma il suo contratto in scadenza nel 2008 è una spada di Damocle per le finanze bianconere: chiunque lo voglia fin da subito (Valencia, Barcellona, forse Milan) non vorrà spendere più di 5-6 milioni e il motivo è facilmente comprensibile. Secco gli ha già proposto l'allungamento del contratto a cifre ridotte: il numero 17 ha risposto con una risatina e la situazione si è fatta ancor più complicata. In settimana, restando all'attacco, si dovrebbe chiudere per Iaquinta, buono sia per fare il partner di Trezeguet che eventualmente per giocare da prima punta: quest'ultima però non è soluzione gradita a Deschamps e siamo punto e daccapo. Contatti con l'Ajax sono stati allacciati per arrivare a Huntelaar: pista praticabile (17-18 milioni) a patto che parta Trezeguet non a prezzi di saldo.
Dove si brancola nel buio è in mezzo al campo: Zanetti e Marchisio sono confermati, ma mancano due piedi buoni e soprattutto un giocatore fisicamente in grado di tenere botta con i pachidermi della massima serie. Si parla tanto di Sissoko, gigante del Mali di stanza a Liverpool: nella città dei Beatles è chiuso da Mascherano, Xabi Alonso e Gerrard, è francese come Deschamps e potrebbe non costare troppo (7-8 milioni). Per il resto, sfumato Frings (gradito da Deschamps), le idee sono poche: Almiron non piace a tutti, idem per Appiah. Serve fantasia, come avrebbe detto Moggi, ma non è detto che basti. Poi c'è l'enigma Buffon: l'Inter pare dietro l'angolo, ma non va trascurata la pista Real Madrid, di sicuro più gradita ai tifosi nel caso in cui davvero il portierone decidesse (o venisse portato a decidere) di lasciare Torino.
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