Icona dei precari ma ha il posto fisso

Presentata come paladina dei precari, Loredana Ilardi è stata soprannominata la «candidata flessibile»: il simbolo del lavoro a tempo determinato. Lei, Loredana Ilardi da Palermo, candidata del Pd, operatrice di call center, stipendio da miseria, 700 euro al mese chissà per quanto tempo, è presto diventata un’icona, la bandiera dei bisognosi. Viva i precari, aiutiamo i precari, l’emergenza sono i precari! Peccato che Loredana precaria non è. Ebbene sì. Ha il posto fisso, ha un contratto a tempo indeterminato, non è precaria per nulla. Il suo datore di lavoro ha smascherato l’inganno. Lo stipendio? Sì, 700 euro al mese ma si tratta di un part time a quattro ore.
E la candidata che dice? Candidamente racconta come le è arrivata la proposta da Veltroni. «Ci siamo incontrati a una manifestazione della Cgil, abbiamo parlato e mi ha fatto la proposta». Nulla di male, per carità.

Un po’ più grave spacciare per precario - per farne una bandiera - chi precario non è. Non è dato sapere perché ma l’ultima notizia è che la Ilardi è stata retrocessa: non più candidata al primo posto per la Camera ma addirittura al nono.

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