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Turiste scandinave stuprate e decapitate: gli assassini sono salafiti dell'Isis

Le autorità marocchine hanno reso nota l'identità di tre dei quattro autori della barbara esecuzione

Turiste scandinave stuprate e decapitate: gli assassini sono salafiti dell'Isis

Le autorità marocchine hanno reso nota l'identità di tre dei quattro individui arrestati per l'esecuzione delle due turiste scandinave avvenuta lo scorso lunedì nella regione dell'Alto Atlantide (guarda il video). I tre sono stati identificati come Rachid Aftati, Younes Ouaziad e Abdessamad Ejjoud, tutti noti come salafiti e almeno uno di loro con precedenti penali legati ad atti di terrorismo. Un altro individuo è invece stato fermato nella città di Marrakech.

Intanto è emerso un secondo video che mostrerebbe i quattro sospettati mentre giurano fedeltà allo Stato islamico e ad Abu Bakr Al Baghdadi. Lo ha diffuso via Twitter l'islamologo francese Romain Caillet. Nel filmato, sullo sfondo, sventola la bandiera nera dello Stato islamico. Abu Bakr al Baghdadi ha "soldati in Marocco", afferma uno dei sospettati che appare come portavoce dei quattro, aggiungendo che il gruppo "ha sempre sostenuto i combattenti nei campi di battaglia, e dunque non potevamo astenerci". Poi la minaccia, con la citazione di una parte del versetto del Corano 9:29: "Combatti quelli che non credono in Allah e nel Giorno del Giudizio e non considerano proibito ciò che è stato proibito da Allah e dal suo messaggero".

Nella giornata di mercoledì il procuratore generale marocchino aveva reso noto che le autorità stavano esaminando un filmato circolato sul web che mostrava l’esecuzione delle due turiste, video di una violenza estrema nel quale vengono colte frasi del tipo "per i nemici di Allah" e "vendetta per i nostri fratelli di Hayin” (una delle ultime roccaforti dell’Isis bombardata la scorsa settimana). Dal canto suo l’intelligence danese ha già autenticato il filmato mentre il primo ministro danese Lars Loekke Rasmussen ha definito l’omicidio "politicamente motivato e atto di terrorismo" aggiungendo che "ci sono ancora forze oscure che vogliono combattere i nostri valori e di fronte alle quali non dobbiamo arrenderci".

Ora non resta che acquisire maggiori informazioni sulla cellula dei quattro per capire se si sia mossa in modo autonomo e spontaneo o se vi fossero comprovati legami con organizzazioni jihadiste operanti nel Maghreb.

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