Roma Resta in carcere Alfredo Romeo, l’ex provveditore Mautone torna libero «virtualmente» ma viene raggiunto da un nuovo provvedimento di fermo dei magistrati partenopei, mentre lascia i domiciliari l’ex assessore al Bilancio del comune di Napoli Enrico Cardillo.
Ma quando il tribunale del Riesame (tra i cui componenti c’era ieri Luigi De Magistris) emette i suoi verdetti, arriva lo sfogo del sindaco, Rosa Russo Iervolino. Che per la prima volta dall’arrivo dello tsunami giudiziario che le ha decimato la giunta minaccia le dimissioni e si dice pronta a lasciare l’incarico. «Credo di aver avuto una pazienza infinita», è sbottata Rosetta, proprio in seguito alla «mission impossible» di rimettere insieme i pezzi della sua squadra. Il rimpasto-ricostruzione verrebbe ostacolato anche dal Pd, denuncia, partito di riferimento del sindaco. E così la Iervolino punta i piedi e fa la faccia dura. Se continua «questa tarantella», ha ringhiato, il rischio è di tornare al voto in primavera. Un’ipotesi che, a dirla tutta, probabilmente i napoletani accoglierebbero senza stracciarsi le vesti. «Anche la persona più paziente e responsabile - ha sospirato il sindaco - ha una riserva di pazienza che, però, non è infinita. Sono una persona per la quale quello che va bene il venerdì va bene anche il sabato. Ma all’interno del mio partito pare che non tutti la pensino così».
E mentre nel Pd napoletano c’è maretta, l’inchiesta della Dda partenopea ieri ha affrontato il passaggio dei ricorsi al Riesame degli indagati. L’impianto accusatorio nei confronti di Romeo ha retto, visto che per l’imprenditore campano è stato confermato il carcere. Giornata movimentata, invece, quella dell’ex provveditore Mario Mautone e dell’ex assessore alla Trasparenza Giuseppe Gambale. I due si erano visti annullare l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per un vizio di forma: la mancata notifica a due dei rispettivi avvocati della fissazione dell’udienza del Riesame. Scaduti i termini, Mautone e Gambale sarebbero tornati in libertà. Ma i pm hanno emesso immediatamente e notificato un nuovo provvedimento di arresto ai domiciliari per entrambi. Torna invece libero Cardillo. A fine novembre, l’assessore al Bilancio del comune di Napoli si era dimesso sostenendo di voler «tornare agli studi», e probabilmente avendo lasciato la poltrona, il Riesame ha ritenuto cessate le esigenze cautelari a suo carico. Libero anche l’ingegner Vincenzo Salzano, funzionario del comune di Napoli e responsabile dell’appalto Global service sulla manutenzione stradale.
Ma adesso la parola torna ai pm della Dda, intenzionati a rilanciare: il 12 gennaio si terrà l’udienza del Riesame con cui i magistrati della procura partenopea chiederanno la più severa misura del carcere per tutti i 12 indagati che si trovavano ai domiciliari, nonché per il vicepresidente della Provincia di Napoli Antonio Pugliese, per il quale il 16 dicembre scorso il gip aveva rigettato del tutto la richiesta di custodia cautelare.
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