Se lanno scorso lo avete perso, vi consigliamo di andare al Piccolo Eliseo a vedere Roma ore 11 di Elio Petri. Per una serie di validi motivi. Prima di ogni cosa, in questo spettacolo lieve e intelligente quattro straordinarie interpreti (Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Alvia Reale e Mariangeles Torres) si sono fatte carico di rileggere linchiesta del giornalista (poi divenuto regista) scaturita in seguito a un incidente sul lavoro in cui più di 70 ragazze romane rimasero ferite e una morì (i fatti risalgono al 51), e di darle briosa forma scenica, firmando una regia a otto mani dove la cronaca apre illuminanti spazi di umanità declinata al femminile e sospesa tra vecchio mondo contadino e roboanti adesioni al progresso. Qui non solo si affronta un tema, le morti bianche, più che mai attuale, ma lo si fa con grande mestiere e toccante lirismo. Complice un artigianato teatrale che, alternando il codice della narrazione a quello dellimmedesimazione, tende a una decisa semplicità espressiva e, nel contempo, a una ricostruzione assolutamente verosimile dellepoca, di Roma, dei sogni e delle disillusioni delle vittime.
Si chiamano Marisa, Nora, Luciana: giovani donne come tante che, giunte per lo più dai quartieri periferici e dai centri limitrofi, la mattina del 14 gennaio 51 si ritrovano in un villino di via Savoia, pronte ad affrontare un colloquio di lavoro per lunico posto di segretaria disponibile. Il crollo improvviso di una scala trasforma, però, lattesa in tragedia e distrugge bruscamente la loro aspirazione a una vita migliore.
Oggetto anche di un film girato da Francesco De Sanctis subito dopo lincidente e mai distribuito, Roma ore 11 è un piccolo capolavoro.
In scena da questa sera al 20 gennaio. Info: 06/4882114.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.