Economia

Immatricolazioni in Europa Ora il Lingotto insidia Ford

Il balzo delle vendite di Fiat Group Automobiles ad aprile in Europa non potrà passare inosservato sia nei palazzi del governo di Berlino sia tra i sindacalisti che si occupano di Opel. Il più 5% segnato il mese scorso dal Lingotto e la conquista di una quota di mercato del 10%, rispetto al calo registrato da Gm Europa (-13,1%) con Opel e Saab entrambe negative (-12,7% e -60,2%, rispettivamente), rappresenta un’altra carta importante che Sergio Marchionne metterà sul tavolo nei giorni decisivi dei negoziati. Il Lingotto, inoltre, ha dalla sua anche il consolidamento della quarta posizione tra i costruttori in Europa, a sole 500 unità dal colosso Ford, terzo. E guarda caso è proprio dalla Germania che il gruppo italiano riceve i maggiori consensi: +143,3% le immatricolazioni e quota di mercato raddoppiata al 6,8% (i marchi sono cresciuti del 150,5%, Fiat, e del 175,3%, Alfa Romeo).
L’avanzata del gruppo italiano avviene in un contesto generale ancora negativo (-12,3%) e sostenuto con forza dagli incentivi in vigore nei vari Paesi. «Le misure adottate - ricorda Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor - stimolano soprattutto la domanda di vetture a basso impatto ambientale con benefici notevoli per il gruppo Fiat che vanta la gamma con la più bassa emissione media di CO2. Si avverte, comunque, la necessità di una “fase due” delle agevolazioni a cui Spagna e Regno Unito stanno già ponendo mano». Sono i due Paesi che più di altri continuano a soffrire; nel primo caso il calo delle vendite, ad aprile, è stato del 45,6% e nel secondo pari al 24%. I piani dei due governi (2mila euro, di cui metà a carico della Stato e l’altra delle case, in entrambi i Paesi) dovrebbero ridare slancio alle vendite, con benefici anche per il futuro dato complessivo europeo.
Tra i modelli più richiesti, la Fiat Grande Punto è salita al quarto posto, mentre 500 e Panda hanno mantenuto la prima e la seconda posizione tra le city-car. Da Roma, intanto, dove è in corso la rassegna MoTechEco, il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, ha commentato i primi concreti effetti positivi derivati dagli incentivi alle rottamazione. Uno studio dell’Unrae ha infatti dimostrato che, il mese scorso, il livello medio ponderato delle emissioni di CO2 è risultato pari a 137 grammi per chilometro, otto punti sotto la media di un anno fa e un punto meno su marzo 2009.

L’Unrae, a questo punto, chiede che i bonus siano allargati all’intero mercato e non solo, come ora, alla fascia più bassa.

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