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Immigrati, Fini: "Votino alle amministrative"

Il presidente della Camera torna a proporre "l'estensione del diritto di voto per gli extracomunitari alle elezioni regionali e locali". E alla Lega chiede: "Non ceda alla propaganda da campagna elettorale, serve una discussione seria"

Immigrati, Fini: "Votino alle amministrative"

Perugia - Diritto di voto agli immigrati per le elezioni amministrative. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, invita a riflettere sulla possibilità di "estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni locali e regionali". L’esortazione è stata lanciata in un applaudito intervento al convegno delle Acli dedicato alla cittadinanza.

Mano tesa alla Lega "Serve una discussione seria, alla luce dei dati di fatto e delle esperienze degli altri Paesi, senza cedere a tentazioni propagandistiche in vista delle amministrative". Così Fini, a margine del convegno delle Acli sulla cittadinanza, ha risposto ai cronisti che gli domandavano un commento alle critiche sollevate dalla Lega alle sue parole pronunciate ieri a Mirabello sulla nuova legge per la cittadinanza agli stranieri. Nel corso del suo intervento al convegno Fini ha ribadito la necessità di giungere ad una modifica della legge, introducendo "il principio dello 'ius soli' seppur temperato".

Voto agli stranieri Fini ha invitato a riflettere se il solo concetto di cittadinanza sia sufficiente "a favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie nel tessuto sociale". Anzi, ha sottolineato, ricordando gli studi di Michael Walzer, "un concetto rigido di cittadinanza può apparire d’ostacolo all’integrazione perché esclude gli stranieri dai processi decisionali democratici. I diritti degli stranieri - ha proseguito - sono tutelati dal principio generale d’uguaglianza che impedisce ogni forma di discriminazione nella fruizione dei diritti sociali, e tuttavia tale garanzia non comprende l’esercizio dei diritti politici. Ci troviamo di fronte - ha osservato - a una contraddizione che non può essere negata e che può produrre, in prospettiva, tensioni sociali e determinare nuove forme di emarginazione. C’è da chiedersi - ha aggiunto Fini - fino a quando la nostra democrazia potrà permettersi di escludere una parte crescente di residenti sul proprio territorio sui processi decisionali che riguardano tutti, italiani e non? È un problema da affrontare con scelte lungimiranti. E alla luce di questa impostazione culturale e politica - ha detto ancora il presidente della Camera - che possiamo interpretare la scelta coraggiosa e lungimirante compiuta da alcuni paesi europei come la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e l’Olanda, di estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni locali e regionali. È una scelta - ha concluso - che tende a riavvicinare la cittadinanza sociale a quella politica, nonchè a fornire nuove opportunità di integrazione ai lavoratori stranieri, attraverso la partecipazione alla vita democratica".

La Russa: bene Fini
"È giusto quello che ha detto Fini: ci stiamo riflettendo, è una cosa su cui il parlamento sta riflettendo da tempo".

Lo afferma il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, a margine del suo intervento alla Summer School del partito, commentando le parole del presidente della Camera Gianfranco Fini a proposito del diritto di voto agli immigrati per le amministrative.

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