È un disegno di legge, quello che prevede per il medico la facoltà di denunciare il malato sprovvisto di permesso di soggiorno, che solleva perplessità. Lapplicazione sembra problematica soprattutto nella capitale, dove già si parla di medico-spia e già spuntano i primi avvisi multilingue di rassicurazione al clandestino. Alluscita del San Gallicano campeggia già un doppio «Tranquilli, qui nessuno vi denuncia», di cui il secondo in lingua inglese. Nel frattempo il sindaco Alemanno parla di inevitabili correttivi. «Certo - commenta - ci saranno anche aspetti positivi, ma liter parlamentare dovrà aggiustare qualche dettaglio. Non mi convince lemendamento che costringe alla schedatura degli immigrati che vanno nelle strutture pubbliche a curarsi».
Preoccupata, invece, di una possibile ondata di denunce la Caritas romana che per questo annuncia per le prossime settimane il potenziamento delle attività di assistenza agli immigrati privi di permesso di soggiorno. «La Caritas di Roma - si legge in un comunicato - si prepara così a fronteggiare le gravi conseguenze che potrebbe causare lapprovazione nel disegno di legge, pacchetto sicurezza, della norma che prevede la cancellazione nel testo unico sullimmigrazione del divieto di segnalazione degli immigrati illegali che si presentano nelle strutture sanitarie».
«Pur sapendo che la norma dovrà passare allesame della Camera dei Deputati - chiude il comunicato - e non è ancora in vigore, e ben conoscendo lo scrupoloso rispetto della deontologia da parte del personale sanitario che ne impedirebbe la segnalazione, la Caritas ritiene che il provvedimento rischia di avere pericolosi effetti immediati sulla sanità pubblica per il clima di paura che sta causando. Per questo motivo faremo conoscere agli immigrati che al momento possono usufruire delle cure senza rischio di denuncia».
Infine il responsabile dellosservatorio per la tutela e lo sviluppo dei Diritti dellassociazione Giuseppe Dossetti, Corrado Stillo lapprovazione del Senato del decreto sulla sicurezza rappresenta un attentato alla salute degli italiani. «Non permettere cure agli stranieri che clandestinamente arrivano nel nostro Paese - afferma - provenienti da terre in cui stenti e denutrizione sono alla radice di malattie epidemiche e contagiose, significherà mettere a repentaglio anche la salute di uomini, donne e bambini che quotidianamente vengono a contatto con loro. Nonostante i ripetuti appelli di medici, infettologi, pediatri che hanno chiesto in questi giorni di non colpire lo stato di salute delle persone immigrate, alcune forze politiche, come la Lega, hanno fatto barriera a favore di norme razziste e discriminatorie».
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