A dimostrare che le scelte fatte dal sindaco di Genova Marta Vincenzi sui siti che dovrebbero ospitare i profughi tunisini in città siano sbagliate lo testimoniano due fattori: lappello del segretario provinciale del Pd che chiede unintesa tra tutti i partiti e il numero di firme raccolto in ottanta minuti da un banchetto del Popolo della Libertà a Sampierdarena: trecento. Non era Quarto, né Albaro ma la rossa «Sampie». Eppure ieri mattina allappello dal megafono di Gianni Plinio, responsabile regionale sicurezza del Pdl, hanno risposto in tanti, «persino alcuni sudamericani» racconta entusiasta. Insieme a Plinio, il coordinatore metropolitano Giorgio Bornacin e i consiglieri comunali Matteo Campora, Lilli Lauro, Giuseppe Cecconi e Beppe Costa. «Insieme alle settecento raccolte a Quarto venerdì, fanno mille - fa i conti Gianni Plinio -. Dimostrazione di quanto diffusa e sentita sia la reazione dei genovesi alla decisione di insediare gli immigrati allinterno dei quartieri a poca distanza da scuole e asili». Alla raccolta del Pdl fanno da sponda quella della Lega Nord a Marassi in via Robino dove sono state superate seicento firme, e nella sede di via Cantore con milletrecento.
Le manifestazioni del centrodestra in città hanno però fatto scoppiare una polemica interna al Pdl tra il responsabile regionale della Carta dei Valori Pierluigi Vinai e Matteo Rosso e Gianni Plinio: «Raccolgono le firme contro i decreti che ha firmato Berlusconi? Evitiamo di renderci ridicoli». Commento che non è piaciuto a Plinio che ha immediatamente replicato alle accuse: «Mi pare patetico che faccia finta di non sapere che stiamo contestando lindividuazione dei siti fatta dal sindaco senza confrontarsi con nessuno, e non mettiamo in discussione lospitalità - ribadisce lex consigliere regionale -. Invitiamo la anime candide a scendere in strada con noi».
A intervenire sul dibattito dellaccoglienza a Genova è anche il senatore Giorgio Bornacin che ha raccolto lappello che il segretario provinciale del Pd Victor Rasetto ha fatto venerdì per trovare una soluzione condivisa tra tutti i segretari di partito: «Ci sono emergenze che si vivono sulla pelle della città che devono vederci collaborativi al massimo - puntualizza lesponente Pdl -. Parteciperemo a questo incontro che dimostra ancora una volta come il comportamento della Vincenzi sia stato inadeguato».
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