da Roma
Era una promessa, non un segreto: «Smantelleremo la legge Bossi-Fini sullimmigrazione». E il Consiglio dei ministri di ieri ha confermato questa linea, con lapprovazione del disegno di legge delega Ferrero-Amato per la modifica della normativa varata dal governo Berlusconi nella scorsa legislatura.
Il primo sì del Cdm era arrivato già a fine aprile, il 14 giugno cè stata lapprovazione della Conferenza Stato-Regioni. Ora, con questo nuovo voto favorevole del governo, il testo sullimmigrazione viene consegnato al Parlamento per la discussione in aula. E si prevedono barricate da parte dellopposizione: la Lega, con il presidente dei senatori Roberto Calderoli, annuncia il referendum e Gianfranco Fini, leader di An, «unopposizione dura».
Introduzione della chiamata a sponsor e lingresso in Italia per la ricerca di lavoro (a patto che limmigrato dimostri di essere in grado di sostenersi) sono due delle novità del testo governativo, che apre però anche al rimpatrio agevolato con la possibilità di incentivi economici a chi lo accetta, introduce il voto e la possibilità di candidatura nelle elezioni amministrative per gli immigrati regolari. Come «sponsor» sintendono enti locali, sindacati, patronati, ma anche privati cittadini e lo stesso immigrato che «sia in possesso di risorse finanziarie adeguate al periodo di permanenza» (in questo caso si parla di autosponsorizzazione).
Il disegno di legge delega approvato ieri a Palazzo Chigi prevede anche una gestione meno rigida dei Cpt, i Centri di permanenza temporanea, che la sinistra radicale vorrebbe chiudere. Il decreto-flussi diventerà inoltre triennale. Le quote potranno però essere variate nellarco dei tre anni, con possibili deroghe per «lavoro subordinato domestico» e «assistenza alla persona». La durata del permesso di soggiorno verrà estesa rispetto alla legge Bossi Fini: ad esempio, per chi ha un contratto di lavoro di sei mesi il foglio durerà un anno.
La sinistra radicale si è mostrata molto soddisfatta: per Manuela Palermi, capogruppo Pdci-Verdi al Senato, è «una splendida notizia, il ddl approvato dal Consiglio dei ministri smantellerà la Bossi-Fini». La nuova legge favorisce finalmente «laccoglienza e lintegrazione sociale ed economica dei migranti», commenta Graziella Mascia, vicepresidente del gruppo di Rifondazione comunista alla Camera.
La minoranza è pronta a «unopposizione dura», avverte Fini. «Questo è un tema - ha chiarito - che non può essere affrontato con lirresponsabilità della sinistra. Abbiamo il dovere di far entrare chi riusciamo a integrare. Non possiamo permetterci il lusso di far venire qui anche quelli che il lavoro non ce lhanno ma dicono di cercarlo».
Per la Lega lapprovazione di legge è «una dichiarazione di guerra», avverte Calderoli: da oggi la vita per loro al Senato diventerà ancora più difficile, anche sugli altri provvedimenti». Il Carroccio aveva già avviato una raccolta di firme, che ora servirà da base per la richiesta di referendum.
La Commissione europea «si è già espressa più volte contro il ritorno a sponsor e a norme permissive errate», ricorda invece Maurizio Gasparri (An): il ddl Amato-Ferrero è una legge «permissiva e lassista» e che «smentisce tutte le parole propagandistiche di Veltroni».
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