Un impegno che si protrae nel tempo

La prima Volvo Bi-fuel, e cioè alimentabile a metano e benzina, risale a più di 20 anni fa, al 1984. L’anno scorso sono state vendute 6mila Volvo Bi-Fuel (delle quali 4mila nella sola Svezia) e 6.500 Flexifuel, cioè auto che possono utilizzare indifferentemente l’E85 (un misto di 85% d’etanolo e 15% di benzina) e la benzina. «La nostra scelta di costruire auto sempre più ecologiche - spiega Paul Gustavsson, direttore produzione Volvo - deriva da questo ragionamento: la sfida per l’industria automobilistica nei prossimi anni sarà di garantire una domanda crescente di mobilità individuale tenendo conto dell’aumento della pressione politica per la salvaguardia dell’ambiente. E cioè vendere più auto migliorando la qualità dell’aria che respiriamo, riducendo l’anidride carbonica e sfruttando carburanti ecologici, non derivati dal petrolio». Volvo crede davvero nel futuro dell’alimentazione a gas, metano o etanolo che sia: il primo riduce del 25% le emissioni di CO2 e il secondo le annulla, mentre l’E85 le abbatte dell’80%. E poi con il gas ci sono numerosi vantaggi, dal fatto che il sistema nasce con l’auto ed è più sicuro di qualunque istallazione after-market ai tre minuti per fare il pieno al serbatoio. Questa attenzione non significa però che Volvo abbia abbandonato altre strade: i tecnici svedesi continuano nello sviluppo dei motori tradizionali, diesel e benzina, per ridurne le emissioni e stanno cooperando con la casa madre Ford anche allo sviluppo di motori ibridi, cioè termici-elettrici. «Per quanto riguarda i motori alimentati a gasolio e a benzina - continua Gustavsson - il problema è che, per adempiere alle sempre più severe norme europee sull’inquinamento, sarà sempre più costoso costruirli. Certo, anche col gas, per mantenere prestazioni accettabili, c’è da lavorare sui motori e sui materiali, ma per il cliente finale l’esborso sarà comunque inferiore». A ciò va aggiunto che l’impegno di Volvo per l’ambiente si traduce anche in vantaggi per l’automobilista. In Svezia, grazie all’accordo col governo, che ha ridotto tasse e accise sui biocarburanti, chi compra Bi-fuel e Flexifuel alla fine risparmia circa 1.600 euro (vedi articolo principale in questa pagina). E poi più auto ecologiche si vendono tanto più cresce il numero dei distributori. E, viceversa, più stazioni di rifornimento nascono più automobilisti possono guardare con interesse alle vetture a gas. Guidando, in ogni caso, un’automobile sicura (se non di più) di una Volvo a benzina. Infatti la struttura della scocca è sempre la stessa e identici sono gli standard di sicurezza, dall’assorbimento dell’impatto al sistema di Airbag.

E, infine, anche in caso di scontro frontale, le possibilità di incendio o scoppio di un’auto a gas sono inferiori rispetto a un’auto a benzina: il gas ha un punto di accensione più elevato e si disperde più facilmente nell’atmosfera, mentre il carburante liquido cola a terra.

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