È la prima volta che si avvicina alla politica e le prime parole lo confermano. Parte da concetti alti, Simonetta Zinnari, candidata per Forza Italia alle comunali, ma ci mette poco a tradurre il suo entusiasmo in qualche proposta molto concreta e nuova. Precisa subito che la sua «voglia di fare deriva dall'esperienza che in questi anni mi ha messo in contatto con le persone anziane, i giovani in difficoltà, il mondo della sanità, le famiglie che faticosamente affrontano i problemi di tutti i giorni». Cinquantanni, medico, sposata da 26, due figli, impegnata nel laboratorio di analisi di famiglia con il marito, medico anch'egli, Simonetta Zinnari frequenta il mondo del volontariato e dello scoutismo.
Una sua idea sembra proprio un impegno da scout. «Occorre fare qualcosa per anziani e giovani, e io ho in mente cosa potrebbe servire a entrambi contemporaneamente - spiega la candidata che vuole un sociale di centro-destra, cioè per una politica che stimolando e incentivando il lavoro crei benessere e occupazione -. Ricordo che una volta un gruppo di ragazzi, per punizione, erano stati condannati ad assistere gli anziani di una struttura. Dopo i primi incontri tra loro è nato un rapporto che non è più finito, anche dopo la punizione. Una cosa simile si può realizzare a Genova. Inizialmente una classe può andare, in orario di lezione, a trovare un gruppo di anziani. Le prime volte i ragazzi sono felici perché saltano scuola, ma poi nasce un vero sentimento di solidarietà reciproca».
E il Comune un suo ruolo può averlo, eccome. «Tramite gli assessorati alla scuola o alle politiche sociali - fa lesempio Simonetta Zinnari -. Ma anche creando una specie di micro lavoro. Penso alle tante persone che vengono dimesse dagli ospedali perché clinicamente guarite, ma ancora bisognose di cure e che non hanno una famiglia alle spalle.
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