Le imprese scoprono il bluff della sinistra

I manager dell’immobiliare scrivono una lettera aperta ai due candidati e li invitano a un confronto. La Moratti accetta, la sinistra delega Boeri. Assimpredil: "Per noi è troppo rischioso fermare il Pgt". Il mondo dell’economia teme che il Pd mandi all’aria il piano sul territorio

Le imprese scoprono il bluff della sinistra

Costruttori e imprese del settore immobiliare sono «seriamente preoccupati per il domani». Muovono sul territorio «il 20% del Pil» che vuol dire «lavoro e occupazione per migliaia di persone». Alla vigilia del ballottaggio e quindi di un voto «decisivo per il futuro di Milano», Assimpredil, Aspesi, Assoimmobiliare, Fimaa, Anama e il Collegio dei geometri della Provincia hanno indirizzato una lettera aperta ai candidati sindaci, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. Chiedendo un confronto sul programma e rassicurazioni che il Piano di governo del territorio approvato tre mesi fa dal consiglio comunale «entri in vigore immediatamente e non subisca modificazioni». I ritardi, avvertono, «rischiano di bloccare le attività economiche facendo sprofondare la nostra filiera e con noi la città in una crisi senza ritorno». L’invito è per questa sera alle 18, presso la sede di Assimpredil in via San Maurilio. E almeno la Moratti ha già assicurato che ci sarà, (anche) per difendere il Pgt che è il fiore all’occhiello della sua giunta. «Mi auguro che ci sia anche Pisapia - ha ammesso - , perché naturalmente il Pgt è uno degli strumenti principali per lo sviluppo». Riguardo al fatto che al momento per il centrosinistra sia annunciata la presenza solo dell’architetto Stefano Boeri, neo consigliere del Pd, Moratti ha rilanciato: «È Assimpredil che ha chiesto la presenza dei candidati sindaco, non sono io che l’ho proposto. Io ci sarò e mi auguro che anche Pisapia accetti». Assimpredil scrive nell’appello ai due schieramenti che il Pgt è uno strumento «adatto per attuare una visione aperta e libera di Milano proiettata al 2030. Nel quadro delle regole che vengono lì definite gli operatori potranno essere messi tra loro in competizione, misurati nella capacità di raggiungere obiettivi e interessi pubblici accanto a quelli privati, e lo dovranno fare in assoluta trasparenza, guidati da una amministrazione pubblica resa dal Pgt stesso ancor più forte nel governo del territorio ed osservati da tutta la cittadinanza, che avrà strumenti per monitorare le trasformazioni in essere». Nessuno spauracchio sul rischio di cementificazione selvaggia agitato dalla sinistra, che dopo una guerra a colpi di ostruzionismo in aula tenta ancora di bloccare il piano con i ricorsi davanti al Tar e Pisapia ha già anticipato che in caso di elezione il documento sarà «radicalmente» modificato. Anche se il Comune farà la regia sullo sviluppo.
La Moratti offre garanzie al fianco dell’ex sindaco Gabriele Albertini e dell’assessore all’Urbanistica (e «papà» del Pgt) Carlo Masseroli, ieri in un sopralluogo in via Appennini, dove la collaborazione tra pubblico e privato ha consentito di inaugurare già un anno fa due palazzine di alloggi in housing sociale che diventeranno entro l’anno 196 con la seconda fase di interventi quasi conclusi. Le case low cost a famiglie che non hanno i requisiti per accedere alle liste dell’Aler ma faticano a pagare l’affitto a costo di mercato.

Un progetto da 20mila alloggi partito con Albertini, proseguito con la Moratti e «deve governare ancora per arrivare all’obiettivo previsto perchè la sinistra non vuole la collaborazione dei privati» avverte l’ex sindaco.

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