Lavorava allaeroporto di Fiumicino come operaio addetto al carico scarico merci per lAlha, una società di spedizioni, ma in realtà la sua era una copertura per gestire ingenti traffici di droga. D. A., 35 anni, residente a Ladispoli stava per introdurre ben 20 kg di cocaina pura nascosta nella stiva dellaereo tra la merce appena scaricata dal volo proveniente da Caracas. Droga che aveva un valore allingrosso di circa un milione di euro e di 3 milioni al dettaglio. Ad arrestare loperaio assieme a un suo complice, B.M 33 anni, un pregiudicato residente alla Magliana, prima che riuscisse a portare a compimento loperazione commissionatagli dai narcos, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo che da più di un mese lo tenevano docchio. A insospettirli erano le continue richieste di cambio dei turni lavorativi: luomo, infatti, sembra prediligesse lavorare la notte oppure in orari particolari che, guarda caso, coincidevano con gli atterraggi dei voli provenienti dal Sudamerica. Così i militari, dopo settimane di indagini e pedinamenti, sono riusciti a individuare D. A. che, mentre spostava alcuni colli, a bordo di un muletto, si era avvicinato molto rapidamente alla recinzione dellarea aeroportuale. Loperaio aveva studiato tutto nei minimi dettagli e non aveva scelto proprio quel punto casualmente, essendo privo di telecamere e lontano dalla vista del personale di vigilanza.
È da lì che ha gettato allesterno due voluminosi sacchi neri. Dalla parte opposta della recinzione ad attenderlo a bordo di una Mercedes nera cera il suo complice, che aveva il compito di recuperare gli involucri.
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