Un altro incendio doloso all’ospedale San Carlo. Il secondo episodio nel giro di nove giorni, addirittura il decimo in due anni. Le fiamme, divampate per cause ancora ignote poco dopo le 16 di ieri, si sono sviluppate nel vano dell’ascensore di servizio, al piano interrato -2. Nessuno è rimasto ferito né si sono registrati danni alla struttura. L’ascensore coinvolto viene utilizzato solitamente per il trasporto di rifiuti. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia. I primi hanno accertato subito che l’origine delle fiamme era dolosa, mentre gli agenti delle «volanti» stanno indagando sull’accaduto. Grazie all’intervento tempestivo sono stati evitati danni importanti e disagi ai pazienti.
Il personale dell’ospedale, ancor prima che venisse stabilito dai pompieri che si trattava di dolo, avevano parlato chiaro con gli inquirenti: quello di ieri e quello di domenica 19 febbraio non sarebbero episodi casuali. E, sia la frequenza che i luoghi in cui sono scoppiate le fiamme lo dimostrano. Nove giorni fa era successo infatti in un sottotetto del San Carlo: il piromane aveva usato «diavolina» (un innesco per barbecue e caminetti) e carbonella. Il gesto era stato scoperto da una guardia giurata.
Tra l’ottobre e il novembre 2010 al San Carlo c’erano stati ben otto episodi simili. Addirittura, in un caso, i vigili avevano dovuto far evacuare un reparto.
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