Tre ore di panico nel centro storico, decine di mezzi dei vigili del fuoco al lavoro fino allalba tra nuvole di fumo nero e le urla dei residenti, intrappolati nel palazzo allangolo tra piazza della Maddalena e la via omonima, a due passi dal Pantheon.
Qui intorno alluna di notte si è scatenato un incendio che ha completamente distrutto un appartamento al secondo piano e ne ha danneggiati altri, costringendo cinque famiglie a passare la notte in albergo. Le autoscale dei pompieri hanno permesso di recuperare otto persone, tra cui bambini, che si erano rifugiate sul terrazzo e non potevano più scappare dalle scale, ormai invase dal denso fumo nero, mentre i vigili del fuoco sono entrati con maschere antigas negli appartamenti bloccati da fiamme e fumo, scortando allesterno gli occupanti rimasti bloccati nelle stanze. Danni, lievi, anche negli uffici ospitati dalledificio, tra cui quello del senatore Cesare Cursi, responsabile Sanità del Pdl.
Quando, dopo le tre di notte, i pompieri hanno avuto ragione delle fiamme, il bilancio si è chiuso senza nessun ferito. Merito anche di una bastardina nera, Gisa, che abbaiando appena ha visto il fumo ha svegliato il suo padrone e ha permesso di dare lallarme tempestivamente: lassessore comunale allAmbiente Fabio De Lillo ha proposto di assegnarle una medaglia al valore. Ma non mancano le polemiche. Due inquilini del palazzo, larchitetto Nicola Pugliese e il proprietario del ristorante Fortunato al Pantheon, hanno detto che il rogo è cominciato sul terrazzo di un negozio che occupa i locali al piano terra e al primo piano. Pugliese, proprio ieri, aveva presentato un esposto, parlando di «una sorta di centrale termonucleare» allestita sulla terrazza. Ma i titolari dellesercizio commerciale hanno respinto le accuse, spiegando che i loro impianti sono a norma e non sono stati coinvolti nellincendio. Laltra polemica riguarda le licenze di bar e ristoranti presenti sulla piazza e in via della Maddalena per loccupazione di suolo pubblico. I mezzi dei vigili del fuoco, infatti, avrebbero avuto problemi ad accostarsi al palazzo per spegnere lincendio e mettere in salvo i residenti proprio a causa della presenza dei tavolini, oltre che delle colonnine di marmo (ne sono state abbattute due). Un inquilino ha raccontato di aver aspettato unora che i soccorritori arrivassero alle sue finestre perché lautoscala «non poteva avvicinarsi sia per le colonnine che per i tavoli del bar».
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