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Inchiesta petrolio, scarcerati gli indagati

Il Tribunale del riesame ha annullato gli arresti domiciliari per l'onorevole Margiotta (nella foto). Domiciliari per il presidente di Total Italia, Levha, l'imprenditore Ferrara e altri coinvolti nell'inchiesta del pm Woodcock, su un "comitato di affari" per appalti legati alle estrazioni petrolifere in Basilicata

Inchiesta petrolio, scarcerati gli indagati

Potenza - Il Tribunale del riesame di Potenza ha annullato gli arresti domiciliari per l'onorevole Salvatore Margiotta (Pd), coinvolto nell'inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock, su un presunto "comitato di affari" costituito per gestire tangenti sugli appalti legati alle estrazioni petrolifere in Basilicata. Il 18 dicembre scorso la Camera dei Deputati aveva respinto, a larga maggioranza, con il solo voto favorevole dell'Idv, la richiesta di autorizzazione all'arresto del deputato lucano, che si è sempre detto estraneo all'accusa.

"Sono felice" "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, e, consapevole della mia estraneità ai fatti contestati, ho mantenuto, pur in questi giorni di grande, ingiusta ed ingiustificata sofferenza e di massacro mediatico, la consapevolezza che la verità sarebbe emersa". Lo ha detto, in una dichiarazione, Margiotta (Pd). "Ringrazio tutti gli amici, alcuni autorevolissimi - ha aggiunto Margiotta - ma anche elettori, simpatizzanti, cittadini che mi sono stati vicini. Riprendo a pieno titolo il mio impegno istituzionale e nel partito - ha concluso il deputato - per lavorare con rinnovato entusiasmo per il bene comune".

Disposti gli arresti domiciliari per l'amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, e per l'imprenditore Francesco Rocco Ferrara, i principali indagati nell'inchiesta. Secondo quanto si è appreso a Potenza da fonti giudiziarie e dagli avvocati degli indagati, il Tribunale del riesame ha disposto gli arresti domiciliari anche per i dirigenti della Total Roberto Pasi e Roberto Francini. Gli arresti furono eseguiti il 16 dicembre scorso, su disposizione del gip di Potenza, Rocco Pavese. 

Fuori dal carcere anche l'imprenditore Francesco Rocco Ferrara e il sindaco di Gorgoglione, Ignazio Tornetta. Il Tribunale del riesame ha disposto che gli indagati che hanno ottenuto gli arresti domiciliari li raggiungano "senza scorta e per la via più breve". Annullamento degli arresti domiciliari anche per il consigliere provinciale di Matera, Nicola Montesano (Pd). Il Riesame inoltre ha annullato i domiciliari anche per il funzionario della Provincia di Matera, Domenico Pietrocola, e l'obbligo di dimora per Marcella Camossi, moglie dell'imprenditore Ferrara. Per l'imprenditore Rocco Nicola Donnoli, i giudici hanno sostituto gli arresti domiciliari con la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali.

Gli indagati erano accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta e corruzione.

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