RomaOltre al «faccendiere» Flavio Carboni sarebbero almeno quattro gli indagati nellinchiesta avviata nel 2008 dalla procura di Roma e affidata allaggiunto Giancarlo Capaldo e ai pm Rodolfo Sabelli e Ilaria Calò. Il fascicolo, aperto per corruzione e riguardante, tra laltro, alcune gare dappalto, conterrebbe inoltre i nomi di undici politici, a vario titolo citati negli atti.
Le quattro ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati riguarderebbero un consigliere provinciale di Carbonia-Iglesias dellUdc, Pinello Cossu, il direttore generale dellArpa Sardegna, Ignazio Farris, limprenditore campano ed ex assessore socialista al comune di Napoli Arcangelo Martino e il giudice tributario Pasquale Lombardi. Questultimo, che fa parte del centro studi giuridici «Diritti e Libertà», che secondo lipotesi degli inquirenti sarebbe al centro di intrecci tra politica e imprenditoria, al telefono cade dalle nuvole. «Di questinchiesta so solo quello che ho letto sui giornali oggi (ieri, ndr). Detto questo, non ho ricevuto nessuna notifica, e non ho idea di che cosa possa esserci. Flavio Carboni lo conosco, nel senso che se lo incontro gli dico buongiorno o buonasera. Ma che ci sia un network di interessi intrecciati mi pare esagerato. Lunico momento di incontro con personaggi in vista sono i convegni che organizziamo con lassociazione, e ai quali partecipano regolarmente alti magistrati, importanti professionisti, deputati e sottosegretari. Allultimo, organizzato a settembre scorso, parteciparono i tre governatori di Sardegna, Campania e Lombardia, figuriamoci».
Anche Carboni, ieri, ha fatto spallucce: «Non so nulla dellinchiesta, sono stupito». Più caustico il suo avvocato, Renato Borzone, che ironizza sul «modo» in cui Carboni ha appreso del suo coinvolgimento: «Riguardo allinchiesta per corruzione che coinvolge il mio assistito non posso mostrare alcuno stupore per il fatto che gli sia stata preannunciata a mezzo stampa, senza che Carboni abbia avuto a oggi alcuna notizia. Questa è ormai la prassi costante, e ci si domanda dove siano le autorità preposte alla verifica di queste situazioni».
Ma lavvocato solleva qualche dubbio anche sulla tempistica, visto che la notizia arriva «mentre si sta concludendo il processo dappello per la morte di Roberto Calvi, processo nel quale Carboni è stato assolto in primo grado smentendo le spericolate tesi della procura di Roma. Vedremo se tutto questo è un caso. Oltre al merito, se sarà necessario».
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