Incontro sulla Tav, contestati gli assenti

Slogan contro Di Pietro e critiche alla Bresso che non si sono presentati al convegno di Oulx

da Milano

Contestazioni fuori e dentro il palazzo comunale di Oulx, in Valle di Susa, dove ieri mattina era in programma l'incontro organizzato dal sindaco Mauro Cassi sul «ruolo degli enti locali» sulla Torino-Lione ad alta velocità ferroviaria. Mentre dal centrodestra si stigmatizza la «melina» messa in atto dal governo sull’alta velocità.
Circa 300 manifestanti «no tav» hanno inscenato davanti al municipio una protesta contro l'opera e i suoi promotori, inneggiando slogan contro i relatori e il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, assente come molti altri invitati. E dentro l'aula consiliare l'assenza di altri «diretti interessati» - come Mario Virano, presidente dell'osservatorio sulla Torino-Lione, dei presidenti della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, Mercedes Bresso e Antonio Saitta - ha sollevato forti critiche da parte degli amministratori intervenuti: «Questo nascondere la testa sotto la sabbia e il non voler affrontare il dibattito - ha affermato Andrea Buquicchio, consigliere regionale dell'Italia dei valori - è un segnale sull' incapacità di queste persone di confrontarsi con i problemi del Paese». Critico anche il sindaco Cassi: «L'incontro era una provocazione pura. E si è verificato che la sola convocazione di un dibattito sull'argomento Tav da parte di un sindaco ha scatenato il putiferio sulla piazza e il fuggi fuggi di chi dovrebbe far politica assumendosi l'onere di difendere le proprie posizioni».
All'incontro mancavano tutti i sindaci della Val Susa: solo il presidente della Comunità montana Bassa Valle, Antonio Ferrentino, è brevemente apparso in sala. Presente, invece, la Val Sangone, con il presidente della Comunità Bertacco e i due sindaci di Reano e Sangano. «L'incontro - ha spiegato Piero Troielli, primo cittadino di Reano - aveva l'obiettivo di riaprire il dialogo per fare emergere le giuste ragioni di chi favorevole e di chi invece è contrario alla realizzazione della Torino-Lione. Ma le tante assenze dimostrano come, dopo tanti anni di dibattito e scontro, siamo ancora fermi all'anno zero».
Sulla Tav ieri è intervenuto il viceresponsabile Enti locali di Forza Italia, Osvaldo Napoli, eletto alla Camera in Piemonte. «Il governo - ha detto il parlamentare azzurro - scantona su tutto e sulla Tav ha messo in piedi, complice il ministro dell'Ambiente, uno sperpero vergognoso di risorse pubbliche. E Prodi non sa che pesci pigliare». Napoli sottolinea che «abolita la legge obiettivo del 2001, per la Tav hanno deciso di ricominciare daccapo con studi di valutazione di impatto ambientale, tavoli politici e tecnici, il tutto per decine, se non centinaia di milioni di euro».

Per Napoli le «uniche voci che si levano sono di ministri contrari alla Tav: Pecoraro Scanio e Ferrero. L'ottimo Di Pietro è lasciato solo, nel silenzio assordante di Ds e Margherita che subiscono senza reagire i veti di chi ha il bastone del comando della maggioranza, vale a dire Prc, Verdi e Comunisti».

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