Gli indipendentisti contro il Carroccio: «Fuori dalla Liguria, offende il Balilla»

«Dignità, identità ed indipendenza!» è con questo slogan che Vincenzo Matteucci ha aperto la presentazione della lista dei candidati del Movimento Indipendentista Ligure al consiglio comunale e ai vari municipi. Dopo le parole del presidente, in una sala, quella del Bar il Pepe Nero, zeppa di bandieroni genovesi e striscioni contro le caste, è stato il turno di Raffaele Migliorini, giovane capolista al consiglio: «La nostra lista è molto eterogenea, imprenditori, disoccupati, ragazzi e anziani. Cerchiamo di rappresentare il più possibile la nostra città con un gruppo di persone che si è formato in questi anni di battaglie. Quest’ultime affondano le radici in una visione indipendentista ed identitaria della regione». Una frase che ha riscaldato i cuori dei presenti, in particolare di un altro candidato, Andrea Menegazzo: «Non siamo anti-italiani, ma diciamo le cose come stanno: i genovesi, i liguri, non hanno mai chiesto di essere annessi all'Italia, sono stati costretti militarmente. Questa è storia».
Scontato il parallelismo con un’altra realtà «secessionista», la Lega Nord. Ma appena si fa cenno alle camicie verdi, scoppia il putiferio. «La Lega non dovrebbe neanche esserci in Liguria, offende il balilla!», si è sfogato Menegazzo, ma anche Migliorini ha bacchettato il Carroccio: «Propongono il federalismo? Ma non scherziamo. Sono stati al governo e non è cambiato niente. In più adesso, qui a Genova, Rixi ci «scippa» le battaglie come quella del federalismo portuale».
Dopo aver messo alcuni paletti, i candidati del Mil al grido di «Che l’inse» hanno esposto alcuni punti programmatici: «Chiediamo un vero federalismo portuale, siamo favorevoli alle grandi opere come Gronda e Terzo Valico, purché fatte con raziocinio, chiediamo una manutenzione seria e diciamo basta alla ghettizzazione delle periferie», ha continuato Migliorini.
Il gran finale è stato riservato al «one man show» Giuseppe Viscardi, candidato sindaco del movimento Gente Comune, appoggiato dallo stesso Mil, dispensatore di incredibili chicche: «Con il Mil è stato un gemellaggio scontato.

Non so dove potremo arrivare, ma una cosa è certa: noi portiamo avanti idee vere. C’è stato il fascismo, il comunismo e adesso a Genova è arrivato il «nientismo». Ideologia pericolosissima. Sapete chi l’ha fondato? Marco Doria, che non propone veramente niente».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica