Industriali In piazza per il Terzo Valico

Per la prima volta nella loro storia, gli imprenditori genovesi scenderanno in piazza per protestare contro i ritardi dei lavori del terzo Valico. L’ha deciso ieri la giunta di Confindustria-Genova. L’appuntamento è per il 4 luglio alle 11 in piazza De Ferrari in direzione Prefettura. Intanto il senatore Musso torna sui problemi che rallentano i lavori in una conferenza stampa dai toni simili a quelli di Antonio Di Pietro che nel 2007 disse: «Si farà una gara per appaltare il Terzo Valico ferroviario Genova-Milano, nonostante la presenza di una concessione, già revocata, e di un progetto appena presentato da un gruppo di privati».
«Deve urgentemente essere disposta una gara comunitaria per l’affidamento dei lavori in un quadro normativo chiaro e conforme al diritto comunitario onde evitare ogni futuro contenzioso in materia che, legittimamente potrebbe essere sollevato da terzi. Inoltre, dovrà istituirsi una Commissione di inchiesta per chiarire le ragioni che hanno determinato una sequenza normativa e contrattuale, che appare francamente anomala. Dovrà infine segnalarsi il contenuto della vicenda alla magistratura contabile ed, eventualmente, all’Autorità giudiziaria, anche penale, competente». Ha ribadito ieri il senatore Musso, che oggi presenterà in Senato un’interrogazione all’ex collega di partito Matteoli. In buona sostanza, si potrebbero perdere quei 700 milioni euro che Tremonti si era impegnato a sborsare per l’avvio della prima tranche, a condizione che i cantieri venissero avviati prima del 30 settembre.
In attesa delle reazioni dei colleghi del centrodestra, Luigi Grillo in testa, con l’interrogazione illustrata ieri, si può dimostrare che, pure sul Terzo valico, il senatore anti-Cav la pensa come l’ex ministro anti-Cav.
«In questo caso - si difende Musso - la politica e gli schieramenti c’entrano poco o niente. Dopo la presa di posizione dell’ad delle Ferrovie Mauro Moretti, che ha inopinatamente bollato il Terzo Valico come una fissazione dei genovesi, dobbiamo tutti darci da fare per raggiungere l’obiettivo comune. La costruzione dell’opera è necessaria per lo sviluppo economico e logistico non soltanto della Liguria, ma anche di Lombardia e Piemonte.

Anzi, è più necessaria della Torino-Lione».
Nell’elaborazione dell’interrogazione, molto tecnica e precisa nei dettagli, Musso si è avvalso della collaborazione dell’avvocato Jimmy Giacomini, esperto anche in diritto della navigazione e comunitario.

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