Mai guardare dritto negli occhi e usare parole o espressioni sentimentali, chiudere subito i conti senza lasciare spiragli aperti: il licenziamento, in salsa giapponese, è duro, come i tempi.
Anche i campioni della Corporate Japan si misurano con gli esuberi in una situazione di sicuro non nuova, ma mai di così straordinaria entità. Japan Airlines (Jal) e i 15.661 tagli annunciati, un terzo della pianta organica, per riemergere dalle secche della bancarotta protetta sono lultimo ed eclatante esempio, dopo i casi di Toyota, Sony, Nec e Toshiba. Per questa ragione società di consulenza, «cacciatori di teste» e lavoro interinale hanno messo a punto il «manuale del perfetto licenziamento», ovvero consigli utili per annunciare «cattive notizie» che, secondo la cultura nipponica, sono prima di tutto una sconfitta per lazienda e il suo ruolo sociale. O semplicemente per convincere le persone al ritiro anticipato. Si tratta di 30-60 pagine, a seconda delle versioni, in base a quanto riferito da operatori del settore, nelle quali si suggerisce come far accomodare lo sventurato dipendente e cosa dire. I tempi per ogni incontro sono stimati in 30 minuti, durante i quali il «designato» deve avere uno spazio del 70% per poter dire di tutto tranne che del lavoro che sta per perdere. Meglio se il capo del personale o la persona designata non è sola.
Inflessibili Dal Giappone arriva il manuale del perfetto licenziamento
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