Infrastrutture Valona, Urso inaugura il terminal Pir

Due anni di lavori effettivi, ma tempi biblici per le autorizzazioni. Ieri, finalmente, il «miracolo»: l’inaugurazione a Valona del terminal costiero della Petrolifera Italo Albanese (gruppo Pir). Il nuovo impianto consentirà il transito di Gpl, prodotti petroliferi e altre rinfuse. Il terminal è stato tenuto a battesimo dal viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, e dal premier albanese Sali Berisha. L’opera è stata realizzata dal gruppo Pir, fondato nel 1920 e leader in Italia nel settore della logistica portuale con i suoi depositi costieri a Ravenna, Genova e Zarzis (Tunisia), specializzati nello stoccaggio e movimentazione - conto terzi - di prodotti petroliferi, chimici e alimentari. «L’investimento complessivo, a cui ha partecipato anche Simest, è stato di circa 60 milioni di euro, il più grande realizzato in Albania - ha detto Urso - e di fatto apre il mercato energetico dell’Albania ai petrolieri italiani e agevola l’esportazione (anche verso l’Italia) del greggio albanese». L’opera, a minimo impatto ambientale, è collegata alle principali vie di comunicazione terrestre (ferrovie e strade in notevole sviluppo) e alle infrastrutture del Corridoio Europeo VIII, rendendo in tal modo agevole il raggiungimento dei mercati limitrofi (Montenegro, Kosovo, Macedonia e Grecia settentrionale). «Oggi - ha aggiunto Urso - Valona riafferma il ruolo di porta d’accesso all’Adriatico e ai Balcani, anche grazie alla posizione geografica favorevole rispetto alle principali raffinerie del centro Mediterraneo». Il terminal è stato progettato per accogliere navi da circa 20mila tonnellate nella prima fase e da oltre 30mila nelle fasi successive. Il viceministro è giunto a Valona da Bucarest, dove ha partecipato al business forum degli imprenditori italiani. «Dopo il miracolo romeno di Timisoara - ha detto ancora Urso - ora dobbiamo concentrarci sulla crescita dei grandi gruppi». Dall’energia (Enel, Edison, Ansaldo) alle banche (Intesa SanPaolo e Unicredit).

Com’è noto, il governo di Emil Boc dispone di fondi Ue (2009-2013) per oltre 31 miliardi di euro che saranno impiegati per finanziare strade, aeroporti, metropolitane ed energia. Nucleare compreso. Le gare d’appalto per le grandi opere vedono in prima fila i gruppi Astaldi, Finmeccanica e Todini. In Romania operano attualmente 28mila Pmi italiane che danno lavoro a oltre un milione di romeni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica