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In Inghilterra si allunga la vita a Fido e Fuffi

Blacky cammina sinuosa sulla pedana. Le sue zampe eleganti avanzano a passo felpato, mentre cinque telecamere seguono i suoi movimenti. Tutte le informazioni vengono elaborate al computer. Sembra quasi una star di Hollywood che calca la scena. In realtà si tratta «solo» di un cane, anzi, di una cagnolona di appena un anno. Un Dobermann con problemi di mobilità. La spettacolare passerella confermerà la displasia, il grado dello sbilanciamento e la cura ottimale da intraprendere. Il tutto individuato con enorme anticipo grazie alla tecnologia. La pedana misura la forza di appoggio dell'arto, in base al carico del peso, valuta se la postura è corretta e se l’animale prova dolore nel camminare.
Dove ci troviamo? All’Hill's Pet Mobility Centre di Liverpool, in Inghilterra, una struttura di eccellenza specializzata in problemi motori nel cane e nel gatto. È un centro veterinario per il trattamento delle zoppie e della disabilità dei nostri amici a quattro zampe. Nato nel 2007, è ampio 2500 mq, realizzato in soli quattordici mesi e costato circa dieci milioni di sterline: finanziato per un terzo dall’università di Liverpool, per un terzo dalla Hill’s e per il resto da donazioni. Fattura quasi cinque milioni di sterline l’anno, per altrettanti costi sostenuti nello stesso periodo di tempo. La struttura è un punto di riferimento per l’Inghilterra, conta 9000 casi all’anno, il 90 per cento riguarda cani, il resto gatti. Proprio in quest’ultimi è più difficile riconoscere le manifestazioni di dolore e la sofferenza cronica, i loro stessi «genitori adottivi» si allarmano meno e ricorrono più raramente al veterinario.
Al centro di Liverpool lavorano oltre cento persone. Il professor John Finnes, specializzato in chirurgia e ortopedia di piccoli animali e responsabile del complesso, ci porta a fare un giro per la struttura. All’interno sembra di vivere una dimensione quasi spaziale e futurista, a giudicare dall’estrema tecnologia dei macchinari. Sette le stanze per le visite, la zona cani è separata da quella gatti, c’è l’area chemioterapia, l’unità di radioterapia, macchinari per Tac e risonanza magnetica, l’area pet-food, insomma, c'è di tutto. Qui si fa qualsiasi tipo di ricerca, di terapia e operazione. Qui gli stessi veterinari di fiducia, inglesi, ovviamente, consigliano di portare il pet per confermare una diagnosi o scoprire nel dettaglio la problematica che compromette la mobilità.
Grazie al progresso la vita dei nostri beniamini è più lunga, ma in compenso hanno anche più acciacchi. Un cane affetto da artrosi può nascondere per anni la sua condizione, sbilanciando il suo peso sulle zampe anteriori per ridurre il dolore. Spetta a noi capirlo.

E simili centri di eccellenza fanno il resto.

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