da Milano
«Assurdo. Il ministro Beppe Fioroni ci vorrebbe imporre di premiare i clandestini». Il deputato di An e vicesindaco di Milano Riccardo De Corato rispedisce al mittente la diffida che costringerebbe il Comune ad accettare allasilo i figli di immigrati irregolari.
Onorevole De Corato, ma Fioroni è il ministro.
«E ci manda una diffida comunicandola contemporaneamente alle agenzie di stampa? Noi non abbiamo ricevuto nemmeno una telefonata. È così che si collabora tra istituzioni?».
Lasciamo perdere la forma e veniamo alla sostanza.
«La sostanza è che è tuttora in vigore la legge Bossi-Fini che impone lallontanamento dal territorio italiano dei cittadini extracomunitari senza regolare permesso di soggiorno».
Parliamo di bambini.
«E mica i bambini vengono a iscriversi da soli. Li accompagnano i genitori».
Irregolari.
«Appunto. E i nostri funzionari cosa dovrebbero fare? Accettare liscrizione dei bambini e far finta di non vedere che di fronte ci sono persone fuorilegge? Senza documenti?».
Parliamo dellistruzione, un diritto che va garantito a tutti. Anche ai figli degli irregolari.
«Nessuno lo nega. Ma se listruzione è un diritto, il rispetto della legge è un dovere. Soprattutto per un pubblico ufficiale».
Come se ne esce?
«Ce lo spieghi il ministro, invece di mandare diffide. Se io, pubblico ufficiale, vedo un reato e non lo denuncio devo essere denunciato a mia volta».
Anche in questo caso?
«Ma certo. Io dovrei accettare liscrizione del bambino per garantirgli il sacrosanto diritto allistruzione, ma poi dovrei chiamare la polizia per far portare i genitori al cpt. Al centro di permanenza temporanea per lespulsione».
Illogico.
«Certo. Iscriverei il bambino e lo allontanerei dai genitori».
Ma negli altri Comuni dItalia cosa fanno?
«È quello che chiedo a Fioroni. Cosa fanno a Roma, Torino, Bologna. Sindaci e gli assessori violano la legge? Io invito il ministro a Milano. Si sieda sul banco dellimpiegato e accetti lui liscrizione da un irregolare. Lo faccia, voglio proprio vederlo. Abbia il coraggio di assumersi la responsabilità di commettere un illecito. Cè il codice penale».
Intanto il ministro minaccia di ritirare i finanziamenti.
«Stiamo valutando, decideremo come rispondere. Tra laltro sarebbe uningiustizia nei confronti dei milanesi e degli immigrati regolari.
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