In inglese e mai tradotte 400mila pagine di atti

da Milano

Arriverà forse lunedì la decisione del gup Fabio Paparella deciderà sulla proposta di far tradurre o meno le migliaia di pagine e documenti, in gran parte in inglese, agli atti dell’inchiesta Mediaset per la quale è in corso a Milano l’udienza preliminare.
Ieri in aula è cominciata una sorta di braccio di ferro tra l’accusa e la difesa sull’eccezione, con i legali degli imputati che hanno chiesto la traduzione di tutta la documentazione in lingua straniera (alcuni atti sono anche in francese e in tedesco) mentre il pm Fabio De Pasquale si è opposto. Il Pm in sostanza ha spiegato al giudice Paparella che la traduzione sarebbe, a suo parere, inutile, dal momento che tutti gli imputati conoscono l’inglese. Inoltre il pm ha calcolato che le pagine da tradurre sono circa 400mila, e che quindi il lavoro impegnerebbe almeno 100 persone per tre anni.


L’udienza di ieri, alla quale era presente uno degli imputati, Giorgio Vanoni, è stata aggiornata a lunedì, giorno in cui dovranno concludere i loro interventi le difese e il gup Paparella potrebbe decidere sull’eccezione.

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